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Arte & Cultura

400 artisti che interpretano l’ignoto alla Triennale

L’Ignoto è un argomento di cui sappiamo spaventosamente poco, per parafrasare il Dr Strange dei film Marvel. Ma cosa è, davvero, l’ignoto? Quello che non sappiamo? Quello che non sappiamo di non sapere? Quello che sappiamo di non sapere all’interno di un argomento conosciuto? Su queste domande e su questo specifico tema sono stati interrogati 400 artisti e designer che hanno risposto con le loro opere. 

La 23sima Esposizione internazionale di Triennale,  in collaborazione con il Bureau International des Expositions (Bie) e il Ministero degli Affari Esteri, è stata intitolata “Unknown Unkonwns. An Introduction to Mysteries” ed è stata aperta il 15 luglio 2022. Per cinque mesi, fino all’11 dicembre 2022, opere di artisti da oltre 40 Paesi saranno esposte al pubblico, che si domanderà anch’esso cosa e dove è l’ignoto. 

23 partecipazioni internazionali, con molti artisti e designer africani (racchiusi in 6 padiglioni:  Ghana, Kenya, Lesotho, Repubblica Democratica del Congo, Ruanda e per la prima volta del Burkina Faso) e anche l’inedito padiglione “Sinti e Rom”. Ovviamente, vista la situazione internazionale, è stato anche deciso di concentrarsi sull’Ucraina e la cultura di questo Paese, visto che, come ha ricordato Stefano Boeri, il presidente:


“Ha comportato anche scelte dolorose all’inizio, quando abbiamo ritirato l’invito al governo russo a partecipare”.

Una mostra che necessita di almeno due o tre giorni pieni per essere visitata, goduta e compresa a pieno. Un’occasione unica che non fa sprecata con la fretta e la velocità. 

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