La prima è stata la Svezia, ma ora anche lo stato di Washington rende legale il compostaggio dei cadaveri. Si tratta del primo stato degli Stati Uniti d’America che permette una cosa del genere con i resti dei propri cari. Si tratta di un’alternativa alla sepoltura e alla cremazione molto più eco-sostenibile e una soluzione anche contro il sovraffollamento dei cimiteri.
La prima azienda ad offrire questo servizio di compostaggio dei cadaveri nello stato di Washington sarà la Recompost, di Katrina Spade, la fondatrice. La Spade ha piegato anche il metodo di compostaggio dei cadaveri. Il corpo del defunto viene messo in u contenitore d’acciaio con erba medica, paglia, schegge di legno, vari altri materiali organici e batteri. Una volta sigillato, poi, viene riscaldato a 55°C.
Entro un mese ci sarà la decomposizione naturale dei cadaveri e la loro trasformazione in concime. Entro la fine del 2020 l’azienda di Katrina Spade aprirà il suo primo stabilimento a Seattle, nel quartiere di Sodo.
La nuova legge sul compostaggio dei cadaveri entrerà in vigore a partire dal primo maggio 2020. Ma non si tratta della sola novità per quanto riguarda i metodi di tumulazione. Insieme al compostaggio dei cadaveri, infatti, verrà resa legale anche l’idrolisi alcalina dei cadaveri. Si tratta di una “cremazione con l’acqua”.
Nel caso dell’idrolisi alcalina dei cadaveri i corpi vengono sottoposti ad un trattamento fisico e chimico che scioglie prima organi e tessuti per poi polverizzare le ossa. Per adesso è già legale in 14 stati americani e in tre provincie e canadesi.
Domenico Attianese