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In evidenza Viaggio nell'Italia della memoria

Volterra tra storia, arte e mistero

Nell’entroterra toscano, su un colle dominante le circostanti valli dell’Era e dell’Elsa, sorge Volterra, incantevole borgo medievale, fondato durante l’età del ferro.

L’antica città conobbe il suo massimo splendore in epoca etrusca, con il nome di Velathri, divenendo una tra le più importanti città-stato esistenti. Chi visita Volterra si trova davanti ad un prezioso scrigno di arte, storia e mistero, destinato forse un giorno a scomparire per sempre, considerando il fenomeno di erosione che imperversa sulle balze Dittee, situate nel versante sud-occidentale del borgo.

Quest’area è, infatti, interessata da numerose frane a causa della natura eccessivamente sabbiosa e argillosa dei terreni, frane che nel corso dei secoli hanno inghiottito necropoli, chiese e abitazioni. Uno spettacolo naturale che spaventa, ma che tuttavia affascina, e che può essere ammirato dal Piano della Guerruccia (subito dopo aver superato la chiesa dei SS Giusto e Clemente – 1627). L’accesso più suggestivo al borgo è sicuramente quello di via Porta all’Arco, al cui termine è, appunto, la meravigliosa Porta all’Arco, il più celebre monumento del periodo etrusco.

Le tre teste umane in pietra che adornano l’arco, sono però appartenenti al periodo romano, e alludono simbolicamente al macabro uso di effettuare sacrifici umani per la fondazione di nuove costruzioni. Di epoca romana anche il teatro romano, perfettamente conservato ed edificato nel I d.C. Impossibile non perdersi, poi, tra le altre costruzioni del centro storico: da Palazzo Priori alla Torre del Podestà, al battistero di S. Giovanni, mentre i vostri occhi saranno rapiti dalle numerose botteghe artigianali che lavorano l’alabastro, roccia sedimentaria dal candore lunare, cui è dedicato anche un museo.

Poco fuori dal borgo, nascosto su una stradina periferica, vi attende il magico masso della strega Mandringa: apparentemente un masso con una grande apertura che conduce a una fonte sottostante, ma secondo la tradizione, luogo destinato ad ospitare ogni sabato notte i magici rituali delle streghe che popolano Volterra da tempi immemori. Un perfetto connubio di storia, arte ed esoterismo, dunque, che sembra quasi tradurre in realtà le pagine più misteriose del Faust goethiano e le sfrenate notti di Valpurga.

Ambra Belloni

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