Image default
Arte & Cultura

Teresa Mannino

punta al cuore e scioglie il presente assente: tutto esaurito all’Ambra Jovinelli

Di

Marino Ceci

Teresa Mannino punta dritta al cuore e lo fa senza mezzi termini, con la sua grande capacità di strappare uno, anzi due sorrisi ma anche portare al nocciolo caldo della riflessione. Quando ci si alza da quella poltrona, oltre che divertiti, si è diversi e arricchiti, non per una lezione ricevuta, ma per un’emozione che ci aiuta a scongelare il cuore del nostro presente assente.

E se ci fosse un modo per tornare al desiderio, al voler aspettare di scorgere una stella cadente per esprimere il nostro desiderio?

Questo è il fil rouge che ci porta a spasso su e giù tra risate non finire, ricordi nostalgici e sarcasmo su un presente che è decisamente assente a se stesso.

La sua capacità di parlare a tutti e con leggerezza spiega il grandissimo successo con il tutto esaurito ad ogni serata per Il giaguaro mi guarda storto, andata in scena nella sua tappa romana al Teatro Ambra Jovinelli dala 2 al 19 Novembre 2023.

“Potrete anche chiudere gli occhi, ascoltare le mie parole come fossero una ninna nanna e addormentarvi, l’importante è non smettere di sognare e tenere gli occhi ben aperti una volta fuori dal teatro.” Dice la filosofa Mannino. Lo spettacolo però non lascia affatto dormire perché incolla al palco pance e risa degli spettatori, partendo con un un divertentissimo racconto del complesso rapporto tra una mamma in menopausa e la figlia adolescente, tra porte chiuse  e dinieghi, via via fino a frugare nel grande deposito delle memorie collettive, di quando i bambini credevano che le mamme sapevano tutto e gli adolescenti andavano in biblioteca anziché saccheggiare wikipedia a casa. Osservare gli animali, quanto eravamo diversi noi ragazzi degli anni 80, ma poi lo siamo davvero?

Teresa Mannino ci lascia ricordando l’assenza da tutti vissuti, la pandemia, che forse ha gelato le nostre stelle cadenti, bloccandole in cielo lontane da noi, noi adesso così frenetici da non sapere più aspettare e goderci l’attesa.

Un incito a sciogliere quel sentimento “che se vedo una stella cadente invece di sognare penso che mi incendi  la testa” e che sta pervadendo tutti, e forse il segreto è nel restare umani e non “bianchi occidentali ricchi”.

Altri articoli