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Ambiente & Società

Roma, Tor Bella Monaca: progetti di architettura “sociale”

È il Rotary Club di Roma a promuovere la diffusione di proposte progettuali per i quartieri disagiati 

Tor Bella Monaca è un quartiere di Roma con notevoli disagi. L’impegno di alcuni professori dell’Università La Sapienza ha permesso di studiare il problema con i loro studenti. La serata di martedì 23 maggio 2023, organizzata dal Rotary Club di Roma, è stata l’occasione per mettere a disposizione delle Istituzioni capitoline e delle fondazioni interessate un patrimonio di suggerimenti tecnici e progettualità già pronte e potenzialmente realizzabili.

Il ruolo del Rotary Club

A Tor Bella Monaca il Rotary Club Roma è attivo da tempo con 35 Borse di studio fin qui erogate, consistenti nell’iscrizione ad una Scuola Superiore come scelta da ciascun ragazzo e nel contributo per l’acquisto dei libri e di quanto si indispensabile per il percorso scolastico. Quella che è emersa dalle parole degli Architetti è l’esigenza di una architettura “sociale”, capace di riconnettere i tempi interni e circolari della vita degli individui allo spazio urbano, alle piazze, ai parchi e alla strada. Un piano urbanistico che si prenda cura di luoghi e relazioni in modo che essi riconnettano le funzioni e i processi dell’abitare. E i progetti presentati vanno in questa direzione.

Soluzioni architettoniche ed urbanistiche

L’’Arch. Alessandro Scaletti ha sviluppato l’idea urbanistica di “coefficiente di affollamento” per bilanciare i flussi di persone in entrata ed uscita dai quartieri residenziali. Per realizzare l’obiettivo l’Architetto propone un progetto che prevede l’interramento di Via di Tor Bella Monaca, che allo stato attuale divide in due il quartiere isolando i suoi abitanti, e nell’area realizza invece un centro commerciale con due torri destinate ad uso ufficio e residenziale. Si creerebbe così un “magnete”, potenziale pulsante luogo di aggregazione. 

Pensare nel medio e lungo periodo

Le idee presentate e rivolte ad un uditorio che comprendeva qualificati addetti ai lavori e tra loro rappresentanti della Fondazione Paolo Bulgari, fortemente impegnata al pari del Rotary Club di Roma nella promozione del contrasto alle diseguaglianze e alle povertà educative, del sostegno all’infanzia e all’occupazione giovanile nei quartieri sensibili, Michela Diodato e Giulio Cederna, sono confermate da progetti pronti e fattibili. E il Prof. Arch. Ruggero Lenci lancia l’invito a servirsene – contattando la Facoltà e specificatamente il Corso di Laurea in Ingegneria edile-architettura U.E. oppure il Rotary Club di Roma facendo riferimento all’Arch. Alessandro Scaletti. 

Francesco Fravolini

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