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Rodocrosite: caratteristiche ed usi

La rodocrosite fa parte del gruppo della calcite; è un carbonato color lampone molto comune, che si forma dentro dei giacimenti di solfuri, purché sia presente il manganese.

Nel campo della cristalloterapia, è una delle pietre più potenti per quanto riguarda l’amore: la sua energia tenera conforta e lenisce l’animo turbato, con energie che portano pace e guarigione.

La rodocrosite ha una consistenza piuttosto delicata, si sfalda facilmente, a volte, al suo interno possono essere presenti striature bianche o più chiare rispetto al resto della pietra.

Questa pietra è stata scoperta durante l’impero Inca quando la popolazione credeva si trattasse del sangue solidificato di re e regine ancestrali.

Il nome rodocrosite fu coniato nel 1813, da Johann Hausmann.

Come pietra è indicata per tutti quelli che prima di amare gli altri devono imparare ad amare se stessi.

Essa consente la rimarginazione di vecchie ferite e aiuta a superare vecchi traumi e sentimenti repressi.

È anche perfetta per individuare dove si trova il dolore, per comprenderlo e superarlo; aiuta a individuare i modelli distruttivi per la propria crescita.

La rodocrosite è una pietra affine alle persone nate sotto il segno dello scorpione.

A livello fisico, essendo ricca di manganese, si pensa sia utile per il benessere delle ossa e della loro crescita, viene usata anche per assimilare meglio i minerali, ed è protettrice del cuore, della sua frequenza e della circolazione. Pare possa anche aiutare a correggere gli squilibri della ghiandola tiroidea e ad alleviare problemi respiratori come l’asma.

Usata come elisir, la rodocrosite aiuta chi ha problemi di stomaco e di digestione, rafforzando al contempo le pareti intestinali.

A livello mentale, è utile soprattutto per la sfera emotiva: consente di affrontare la verità, senza addurre più scuse per difendersi o difendere le persone alle quali si vuole bene.

Benedetta Giovannetti

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