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Arte & Cultura

Paola Borboni, fu l’attrice italiana più longeva

Paola Borboni moriva 30 anni fa, la sua carriera durò 78 anni, dal 1916 al 1994.  

Trent’anni fa moriva Paola Borboni, l’attrice in assoluto più longeva nella storia della recitazione italiana. Infatti la sua carriera, sui palchi dei teatri, al Cinema e in Televisione, durò dal 1916 al 1994, ben 78 anni !!! Come lei nessuna (e nessuno) mai. 

Nacque a Golese, un quartiere di Parma, allora comune autonomo, il 1° gennaio 1900: “mi sono sempre un po’ rammaricata del fatto che, per poche ore, non sono nata nell’800”, amava dire con la sua consueta ironia. Il padre era impresario teatrale lirico, quindi Paola, all’anagrafe Paolina, crebbe abituata a quello che diventò il proprio ambiente. Anche perchè l’attrice emiliana raramente divideva la vita lavorativa da quella privata. Nel 1916 esordisce nella commedia teatrale “Il fiore della vita”, allestita dal padre che, nella tappa di Lodi, volle dare una parte anche alla figlia. 

Ma il vero debutto risale al 1917 ne “Il Dio della vendetta”, portato in giro per l’Italia dalla compagnia di Alfredo De Sanctis, dimostrandosi subito un’attrice di grande padronanza scenica e con una capacità recitativa unica, sia nella scansione delle parole che nelle posture. La Borboni da ragazza era bellissima, anche se non fatale, forse per quel suo carattere spigoloso, che sapeva abbinare severità ed ironia, rigore e umanità, come nessun’altra diva di allora. 

Nel 1921 entra nella compagnia di Armando Falconi e, grazie a quest’ultimo, ha la possibilità di assistere ad una delle ultime esibizioni di Eleonora Duse: quando le venne chiesto come si era sentita, da giovane attrice, a vedere una rappresentazione della “Divina”, la Borboni rispose, “Mah, la Duse me la immaginavo più alta…”. E sapeva dire certe “freddure” con un piglio talmente immediato ed ironico, da non sembrare presuntuosa. 

Intanto nel 1918 Paola Borboni debuttò nel Cinema, nel film muto “Jacopo Ortis”, dando vita ad una carriera nel mondo del Grande Schermo che la vide lavorare con i più grandi registi di sempre: Mario Mattioli, Alberto Lattuada, Luigi Zampa, Carlo Lizzani, Pietro Germi, Federico Fellini, Pasquale Festa Campanile, Dino Risi e Nino Manfredi, che nel 1971 diresse la pellicola “Per grazia ricevuta” con la Borboni tra le principali protagoniste. 

In tutto, recitò in circa ottanta film, parallelamente alle innumerevoli commedie teatrali, che la videro in scena fino a pochi mesi prima di mancare. 

Questa artista emiliana seppe interpretare ruoli drammatici e struggenti, ironici e irriverenti, sempre con la stessa maestria e, oltre essere stata unica in quanto a longevità professionale, la sua carriera fu indimenticabile perchè fu la prima attrice italiana a mostrare il seno nudo a teatro: era il 1925, si trattava dell’opera “Alga Marina”, ad un certo punto il suo personaggio doveva togliersi un mantello, lanciandolo in aria, rimanendo così senza veli. 

La Borboni magari era troppo severa nei confronti dei colleghi, ma anche verso se stessa, adottando sempre grandi dosi di autoironia: “la scena del nudo? Fece scandalo, tutti parlavano del mio seno e io rispondevo che c’era poco da dire, visto che ho le t… piccole”. 

Il suo coraggio non lo mostrò soltanto con quella scena scabrosa, per allora, ma anche nell’accettare l’opera di Pirandello “La vita che ti diedi”, che fu scritta, apposta, per Eleonora Duse ma che la “Divina” criticò aspramente, costringendo l’autore a ritirarla. Fu riproposta da Alda Borelli nel 1923, ma con scarsissimo riscontro. Sembrava un’opera “morta”. Invece la Borboni decise di interpretarla, raccogliendo un successo enorme, mandando in visibilio il pubblico. 

L’attrice emiliana è stata anche attrice di prosa radiofonica e impresaria teatrale, spesso accettando di non ricevere alcun compenso per gli spettacoli, per garantire lo stipendio ai dipendenti. 

Ma la Borboni si guadagnò anche le prime pagine delle riviste gossip, quando, nel 1972, sposò Bruno Villaraggia, in arte Vilar, poeta e attore piemontese, che aveva 42 anni in meno dell’attrice.  Vilar morì in un incidente stradale a soli 36 anni, lasciando vedova l’anziana moglie. Che continuò a recitare con grande impegno e grande passione, superando sul palco i 90 anni di età. “La mia sola preoccupazione -confidava Paola Borboni pochi anni prima di darci l’addio- è quella di morire sul palco, non tanto per me, ma  per il pubblico. Se morissi prima della conclusione del primo tempo, i biglietti verrebbero rimborsati. Se invece dovessi morire dopo il primo tempo, il pubblico ci rimetterebbe e chissà quante lamentele…”. 

La Borboni non morì sul palco, ma in una casa di riposo in provincia di Varese: era il 9 aprile 1995.  

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