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Mascarilla 19 evidenzia il problema sociale della violenza sulle donne

Una riflessione sulla violenza sulle donne aumentata a causa dell’emergenza sanitaria del Covid-19 mediante otto artisti invitati a confrontarsi con questa “emergenza nell’emergenza”: Iván Argote, Silvia Giambrone, Eva Giolo, Basir Mahmood, MASBEDO, Elena Mazzi, Adrian Paci, Janis Rafa. Curatori: Leonardo Bigazzi, Alessandro Rabottini e Paola Ugolini

Mascarilla 19 è la parola in codice usata in Spagna dalle donne vittime di violenza domestica per denunciare gli abusi subiti. Ed è proprio Mascarilla 19 a dare il titolo al nuovo progetto commissionato e prodotto da In Between Art Film, casa di produzione di Beatrice Bulgari. Il nuovo progetto vuole rispondere a due specifiche esigenze di questo momento storico: richiamare l’attenzione su un’emergenza globale come quella della violenza di genere resa ancora più urgente dal confinamento in cui gran parte del mondo si trova attualmente; fornire stimolo e sostegno alla produzione artistica, in un momento storico come questo, caratterizzato da sospensione e incertezza. La violenza sulle donne è un problema sociale presente da troppo tempo ed è gestito nelle emergenze. Con il Covid-19 è aumentato questa triste realtà a causa del lockdown, provocando di conseguenza situazioni spiacevoli alle donne. Cogliere questo aspetto per sollevare una riflessione è fondamentale, al fine di coinvolgere diverse persone.

Il progetto degli artisti
È come la produzione di otto film d’artista, tre curatori – Leonardo Bigazzi, Alessandro Rabottini e Paola Ugolini – e otto artisti – Iván Argote (Colombia/Francia, 1983), Silvia Giambrone (Italia/Inghilterra, 1981), Eva Giolo (Belgio, 1991), Basir Mahmood (Pakistan/Paesi Bassi, 1985), MASBEDO (Italia, Nicolò Massazza, 1973 e Iacopo Bedogni, 1970), Elena Mazzi (Italia, 1984), Adrian Paci (Albania/Italia, 1969), Janis Rafa (Grecia, 1984) che sono stati invitati a confrontarsi sul tema drammatico della violenza sulle donne, senza tralasciare il suo progressivo aumento nel contesto attuale della pandemia e delle conseguenti misure di contenimento sociale.

Analisi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’ONU
«La violenza sulle donne – secondo quanto sostiene l’Organizzazione Mondiale della Sanità – tende ad aumentare nelle situazioni di crisi, come disastri naturali, guerre o epidemie. Dall’inizio della Pandemia da Covid-19, secondo i dati dell’ONU, le denunce di violenza domestica a livello globale sono triplicate, senza considerare i moltissimi casi “invisibili”, in cui le donne non hanno nemmeno la possibilità di chiedere aiuto».

Il significato di Mascarilla
Mascarilla 19 (Mascherina 19) è il nome della campagna lanciata dal premier spagnolo Pedro Sanchez, che non solo accoglie l’appello del Segretario Generale dell’ONU Antonio Gutierrez, ma dà conto dello spaventoso aumento di richieste di aiuto arrivate da donne vittime di abusi nel corso delle prime settimane dell’epidemia, quando molte di loro si sono ritrovate prigioniere delle mura domestiche. È nato in questo modo unS.O.S. segreto, una parola in codice che le vittime di violenza possono comunicare al personale di tutte le farmacie in Spagna, permettendo l’avvio di un protocollo d’emergenza.

Divulgazione del progetto
La produzione delle nuove opere, già operativa a livello concettuale, sarà realizzata dagli artisti non appena verranno allentate le restrizioni adottate nei vari Paesi di residenza per contenere il diffondersi della pandemia. Il ciclo completo di Mascarilla 19 – Codes of Domestic Violencesarà presentato in anteprima da In Between Art Filmnell’autunno 2020 attraverso una rete di collaborazioni istituzionali, sia in Italia sia all’estero, esplicitando la natura profondamente collaborativa di questo progetto anche a livello di distribuzione.

Francesco Fravolini 

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