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Magnesite: caratteristiche ed usi

Dopo gli accenni generici entriamo nel vivo della cristallo terapia parlando delle singole pietre e minerali.

Pietra che si trova in natura nei colori del bianco, grigio, bruno e marmorato, è stata scoperta nel XVIII secolo e deve l’origine del suo nome alla concentrazione di carbonato di magnesio presente al suo interno.

In commercio tuttavia è più facile trovare la versione bianca mentre le altre colorazioni sono più rare.

Viene estratta in Italia, Australia, Sud Africa, Polonia e Brasile e proprio da quest’ultimo sono estratte le pietre migliori.

Il suo sistema cristallino trigonale la collega al chakra del cuore, mentre il suo colore la rende perfetta per il sesto e il settimo chakra amplificando questi due centri energetici e aiutando a sbloccare il terzo chakra.

Ideale per chi vuole ridurre l’ansia e comprendere un po’ meglio se stessi e gli altri, aiuta a concentrarsi sulle cose davvero importanti della vita.

Dal punto di vista fisico viene indicata come pietra adatta per chi soffre di carenze di magnesio.

Agisce sul corpo come disintossicante e rilassante, aiuta a distendere i nervi e combatte il mal di testa, specie quello causato da un accumulo di stress.

Si narra sia protettiva anche per chi soffre di problemi di cuore e va tenuta a contatto con il petto costantemente magari grazie ad un ciondolo appeso ad una catena.

Può anche essere usata come elisir o tenuta a contatto con la pelle per avere effetti migliori.

A livello mentale la magnesite dona un effetto calmante donando una profonda tranquillità nell’animo e combattendo così il nervosismo e la paura.

In meditazione riesce a risvegliare le proprie capacità psichiche.

Benedetta Giovannetti

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