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Arte & Cultura

‘Le Vie dei Medici’ è la nuova comunità medicea

Il lavoro svolto per la realizzazione dell’iniziativa comincia nel 2004 e si amplia negli anni a Enti, Istituzioni, associazioni e cittadini, rientrando nella collocazione di comunità patrimoniale nell’ambito della Convenzione di Faro

‘Le Vie dei Medici’ è la nuova comunità patrimoniale diffusa. Il lavoro svolto per la realizzazione delle realtà culturale comincia nel 2004 e si amplia, negli anni, a Enti, Istituzioni, associazioni e cittadini, rientrando nella collocazione di comunità patrimoniale nell’ambito della Convenzione di Faro, Convenzione del Consiglio d’Europa per il valore dell’eredità culturale per la società, ratificata dallo Stato Italiano nel 2020. Non possiamo dimenticare la partnership con Feisct (Federazione Europea Itinerari Storici culturali e Turistici), ente sostenitore della Convenzione di Faro e dei Faro social Lab in Italia, con la quale è stato possibile inserire all’interno della piattaforma digitale l’esperienza delle ‘Vie dei Medici’. La Federazione è stata operativa sin dalla ratifica della Convenzione di Faro (https://faroitaliaplatform.it/) per la sua diffusione in Italia, stimolando la partecipazione delle numerose comunità attive nella promozione dei territori, per far sì che queste esperienze potessero avere maggiore visibilità ed opportunità di crescita. È una realtà culturale di grande valenza storica perché raccoglie il patrimonio culturale mediceo, mettendolo a disposizione delle persone. Non c’è dubbio che può essere un volano per il turismo della località che può beneficiare di questa realtà come attrattiva turistica; pensiamo a coloro che possono essere interessati a conoscere la storia dei Medici.   

Comunità patrimoniali

Il lavoro delle comunità patrimoniali prosegue e sarà implementato lo spazio all’interno della piattaforma, arricchendolo di contenuti e di esperienze che ogni territorio presenterà, fornendo una finestra aggiornata sulle buone pratiche costruite attraverso gli strumenti che le comunità locali sapranno individuare. È un prezioso contributo alla cultura perché valorizza le testimonianze del territorio. È decisamente un laboratorio importante con il quale il patrimonio mediceo diventa patrimonio dell’Italia e continua a reinventarsi attraverso la contemporaneità e la creatività di chi partecipa.

Francesco Fravolini

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