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Arrivano tra i vigili del fuoco le “uova di drago”

Il controfuoco diviene più sicuro grazie alle nuove tecnologie.

Un’antica tecnica per domare gli incendi chiamata “controfuoco” vuole che le fiamme siano combattute con le fiamme. Nel dettaglio per fermare l’avanzata dell’incendio sono innescati dei fuochi volontariamente dai pompieri che vengono regolati e direzionati nella loro avanzata. In questa maniera sarà possibile bloccare l’avanzata delle fiamme libere che non potranno “saltare” il cordone di fuoco creato dai vigili per espandersi ulteriormente. Il risultato sarà il progressivo spegnimento dell’incendio man mano che il combustibile vegetale (alberi, arbusti ecc.) si esaurirà. Di recente questa tecnica di antica origine ha visto una svolta tecnologica presso il corpo dei vigili del fuoco californiani con l’invenzione delle “uova di drago”. Un nome ironico che però rende bene la natura di questi oggetti: uova artificiali della grandezza di palline da ping-pong che contengono sostanze altamente infiammabili. Vengono posizionate nelle zone interessate per mettere in atto il controfuoco da droni adeguatamente equipaggiati. Una volta che le uova impattano sul suolo si innescano permettendo di incendiare l’area circostante. Nel dettaglio il contenuto delle “Dragon Eggs” consiste di permanganato di potassio ed etilene, due sostante che a seguito del rilascio al suolo di questi oggetti si mescolano innescando per reazione chimica delle fiamme che hanno la durata di un paio di minuti e sono capaci di resistere anche in caso di forte vento. Le uova di drago rappresentano un innovazione che evita di esporre a pericoli i professionisti del settore e di agire con precisione, efficacia e rapidità nella gestione degli incendi.

Glenda Oddi

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