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Arte & Cultura

Le quattro generazioni del K-pop

Come abbiamo visto nel precedente articolo sulle origini del k-pop, il trio Seo Taiji and Boys, che si è sciolto nel 1996, ha lasciato un’impronta significativa nel panorama musicale e in quello delle esibizioni della Corea del Sud e hanno spianato la strada a moltissimi altri artisti e gruppi che, nel corso degli anni, hanno alzato ulteriormente l’asticella qualitativa del genere, sperimentando e rompendo ancora di più i confini territoriali.

Nel periodo compreso tra il 1995 e il 1998, il settore ha visto la comparsa di tre etichette discografiche, che in breve tempo sono diventate dei colossi dell’industria dell’intrattenimento (oggi indicate come “Big 3”): la prima in assoluto è stata la SM Entertainment (o SMTown), fondata nel febbraio del 1995 da Lee Soo-man; nell’aprile del 1996 Park Jin-young fondò la JYP Entertainment; nello stesso anno, Yang Hyun-suk dei Seo Taiji and Boys diede vita alla YG Entertainment.

Fin dalle sue origini, il k-pop è stato suddiviso in “generazioni” e a oggi ne sono state individuate ben 4.

Ciascuna generazione è caratterizzata da aspetti specifici e la durata di ciascuna di esse ha un’estensione variabile, tra i 7 e gli 11 anni ciascuna.

I confini temporali tra una generazione e la successiva possono differire a seconda della fonte: esistono infatti opinioni molto diverse sull’argomento.

In linea di massima, comunque, si possono individuare le seguenti fasce temporali:

Prima Generazione (dal 1992 al 2003) 

Molto simile al pop classico di stampo statunitense, ha visto tra i gruppi più rappresentativi i seguenti artisti:

  • Seo Taiji and Boys (1992)
  • H.O.T (1996)
  • Shinhwa (1998)
  • Koyote (o KYT, 1998)
  • g.o.d (1999)
  • PSY (2000)
  • Rain (2002)
  • TVXQ (2003)

Seconda Generazione (dal 2003/2004 al 2012)

Rappresenta l’età d’oro del k-pop, quella in cui si è iniziato a delineare il concetto di Hallyu Wave (onda coreana): gli artisti di questa generazione hanno sviluppato maggiormente la propria identità musicale, iniziando a esportare la loro musica (e di conseguenza la lingua e la cultura coreana) sia negli altri paesi asiatici che in America e in alcune nazioni europee come Francia e Spagna.

Formazioni sempre più numerose e acrobazie acrobatiche di cui, per esempio, i 2PM hanno fatto il loro marchio di fabbrica.

Tra gli artisti di questa generazione troviamo:

  • Super Junior (2005)
  • Big Bang (2006)
  • Girl’s Generation (2007)
  • Wonder Girls (2007)
  • 2PM (2008)
  • SHINee (2008)
  • 2NE1 (2009)
  • 4Minute (2009)
  • VIXX (2012)

Terza Generazione (dal 2012 al 2017)

Il k-pop, già noto e apprezzato in buona parte del mondo, ma fino ad allora ancora considerato “di nicchia”, finalmente viene notato anche dai media e l’espansione dell’onda coreana raggiunge proporzioni enormi.

Tra gli artisti più influenti di questa generazione ci sono:

  • EXO (2012)
  • BTS (2013)
  • GOT7 (2014)
  • Red Velvet (2014)
  • Twice (2015)
  • Seventeen (2015)
  • Blackpink (2016)
  • NCT (2016)
  • Dreamcatcher (2017)
  • Wanna One (2017)

Quarta Generazione (dal 2018 a oggi)

La nuova generazione si affida molto di più alle piatteforme social per promuovere le proprie attività e i propri progetti, così da raggiungere in maniera più rapida e immediata un pubblico globale. Oltretutto, è stata la generazione che ha dato il via ai concerti trasmessi anche in Live Streaming tramite piattaforme come Interpark Global e KAVECON.

Tra gli artisti più influenti e interessanti di questa quarta generazione troviamo:

  • Stray Kidz (2017/18)
  • Ateez (2018)
  • Kang Daniel (2019 – ma in realtà potrebbe essere indicato nella terza, dal momento che è stato un membro dei Wanna One)
  • ONEUS (2019)
  • ITZY (2019)
  • Tomorrow X Together (o TXT, 2019)
  • aespa (2020)
  • Enhypen (2020)
  • NewJeans (2022)
  • RIIZE (2023)

Yami

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