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Natura&Animali

Le popolazioni di Saiga sono finalmente in ripresa

Sembra una creatura uscita da un film fantasy o di fantascienza come Star Wars: invece la Saiga (Saiga tatarica) è un’animale che esiste veramente anche se rischia di scomparire. È un mammifero appartenente alla Famiglia dei Bovidae che vive nelle steppe asiatiche della Russia, del Kazakistan e della Mongolia. Questa rara specie di antilope è facilmente riconoscibile dal particolare muso, dotato di un grosso naso gibboso, una sorta di corta proboscide che la rende unica e inconfondibile. Dagli studi pare sia utile come filtro antipolvere e per riscaldare l’aria inspirata nei periodi freddi.

È un animale di piccole dimensioni, che supera di poco i 50 kg di peso e un’altezza di 80 cm al garrese. Assomiglia vagamente a una pecora per il manto lanoso che in inverno raggiunge anche i 7 cm lunghezza. Si riconosce probabilmente dal già citato muso e dalle corna, presenti solo nei maschi, lunghe fino a mezzo metro e dotate di anelli. È un animale gregario e migratore, in grado di percorrere oltre 100 km in un giorno. Negli ultimi anni la specie è passata dallo status di Pericolo critico (CR) a quello di Quasi minacciata (NT): la popolazione kazaka per esempio conta quasi un milione e mezzo di individui, dieci volte maggiore del 2015, quando un’epidemia batterica sterminò l’80% della popolazione. Il pericolo però incombe sempre, in particolare il bracconaggio per le corna usate nella medicina tradizionale cinese.

Daniele Capello

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