intervista al presidente della “Colonia Iulia Fanestris” Francesco Simoncini
Con la bella stagione andando in giro per città e paesi capita spesso di imbattersi in feste storiche che evocano una determinata epoca appartenente al luogo che si sta visitando. Ma cos’è la rievocazione storica e qual è il ruolo del rievocatore?
Durante una di queste manifestazioni ho intervistato Francesco Simoncini, Presidente della Colonia Iulia Fanestris che ci ha raccontato alcuni aspetti di questo affascinante mondo.
1) Che cos’è la rievocazione storica?
“Per me è innanzitutto una passione data dalla mia città Fano, città romana che ha vissuto appieno il periodo storico dell’antica Roma nel suo complesso, mentre l’attività di rievocazione storica consiste nell’approfondire tutti quegli aspetti che possano far capire il modo di vivere e di pensare nell’antica Roma, spaziando dal mondo civile al mondo militare e facendo anche un excursus temporale lungo tutti i 12 secoli dell’impero romano”
2) Qual è il ruolo del rievocatore?
“Il rievocatore a differenza di altre figure in costume approfondisce e studia testi che trattano di quel periodo a volte riprendendo in mano i libri, dopo una vita passare a fare altro, a volte con difficoltà ma con la passione a motivarli.
La Colonia adesso è formata da 70 iscritti di varie fasce di età e alcuni di loro portano avanti un suo argomento di particolare interesse come l’affresco, gli strumenti musicali, la cucina e il cibo mentre altri si dedicano all’aspetto più militare che affascina sia i grandi che i bambini con didattiche che nel corso della manifestazione vanno avanti fino a notte fonda e che suscitano sempre un grande interesse”
3) Com’è nata la Colonia Iulia Fanestris?
“La Colonia nasce nel 2007 dietro la spinta di una manifestazione storica che si svolge a Fano e che si chiama “Fanum Fortunae- La Fano dei Cesari”, ripresa e abbandonata nel corso degli anni dalle giunte di entrambi gli schieramenti, che vede la luce nel 1986 e che grazie all’attuale amministrazione fanese ha avuto una notevole spinta con un incremento turistico e che ha portato alla luce molti elementi storici della nostra città.
Questa passione unita alla manifestazione ha fatto venire a me e a mio fratello Igino, l’idea di creare un gruppo, inizialmente eravamo solo in 15, adesso altri si sono aggiunti a questa nostra passione seguendoci anche nelle trasferte all’estero”
4) Le trasferte all’estero dopo quanto sono avvenute?
“All’estero siamo arrivati subito nel 2008, con la prima trasferta in Polonia, una bella e lunga avventura di 23 ore consecutive di pullman, dove abbiamo avuto modo di conoscere anche persone e luoghi a noi lontani girando tutta la regione. Da lì abbiamo anche iniziato a farci conoscere nel territorio nazionale girando tutta l’Italia e venendo accolti con grande calore dalle città che ci ospitavano e facendoci degli amici in queste manifestazioni”
5) Come nasce e come si svolge la collaborazione con le scuole?
“La collaborazione con le scuole nasce dall’idea di fornire ai ragazzi, soprattutto quelli delle 5 elementari, un momento di studio che possa far loro toccare con mano quello che trovano in foto in un libro, far vedere loro un elmo, farglielo indossare o far vedere loro oggetti veri, realizzati grazie a dei nostri soci che sono anche ottimi artigiani, riguardanti sia la vita quotidiana che quella militare fa sì che spesso quando suona la campanella per tornare a casa i ragazzi restino ancora lì a sentire le nostre storie.
Anche per il 2024 questa collaborazione continuerà con due uscite già prenotate”
6) E se dopo aver scoperto tutte queste cose qualcuno decidesse di unirsi a voi cosa deve fare?
“Verrà accolto con un bicchiere di mulsum, un vino speziato e aromatico che bevevano i romani a cui veniva aggiunto del miele e dopo il brindisi iniziale verrà avvicinato alla colonia che gli metterà a disposizione tutto il materiale e altri oggetti e verrà coinvolto in qualche uscita.”
Se l’argomento vi è piaciuto qui di seguito il link della Colonia:
