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Il virus di Wuhan

I ricercatori cinesi, che stanno lavorando freneticamente, affermano di aver identificato un nuovo virus dietro una malattia che ha infettato dozzine di persone in tutta l’Asia, scatenando paura in una regione colpita da un’epidemia mortale 17 anni fa.
Per il momento sembra che il virus sia facilmente trasmissibile all’uomo, il che lo renderebbe particolarmente pericoloso.
Il nuovo coronavirus è diverso dai precedenti virus dello stesso tipo che sono stati studiati in passato, infatti sono necessarie ulteriori ricerche scientifiche per un’ulteriore comprensione.
I coronavirus sono una grande famiglia di virus che infettano animali e persone, alcuni causano solo i sintomi noti come il raffreddore comune. Il virus di Wuhan sembra essere partito dai pipistrelli, per poi passare ai rettili (serpenti in particolare) e giungere all’uomo.
Come detto i ricercatori stanno facendo progressi nel contenere l’epidemia che ha evocato ricordi riguardanti la SARS che scoppiò nel 2003 e che in un primo momento il governo cinese cercò di coprire. Questa volta l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha elogiato la nuova risposta cinese al nuovo focolaio.
Rimangono molte domande su questa nuova minaccia sanitaria: per ora si sa che è trasmesso all’uomo attraverso gli animali, ma il governo cinese non ha specificato quali; né si conoscono i sintomi esatti, la via di trasmissione, il periodo di incubazione o le età e i sessi dei pazienti più a rischio.
I casi iniziali erano collegati a lavoratori di un mercato che vendeva pesci vivi, animali e uccelli e a distanza di poche settimane c’è stato il Festival di Primavera o Capodanno Lunare, la più grande festa della Cina che mette in viaggio milioni di persone.
Stando alle ultime stime sui casi registrati: in Cina risultano 616, tra cui 95 gravi e 21 decessi. L’epidemia avrebbe colpito 25 province cinesi e in 13 sono stati evidenziati 393 casi sospetti. A livello planetario sono stati rintracciati 5.897 casi, alcuni dei quali ancora sotto esame dei medici.
Da sempre la più grande paura dell’uomo è l’ignoto e anche in questo caso la preoccupazione più grande per tutti è che non si conosce la via di trasmissione e soprattutto come può essere curata questa malattia.

Riccardo Pallotta

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