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Arte & Cultura

Il Cremera nelle terre di Veio documentario del regista Domenico Parisse.

Fortuitamente incrocia la sua via con quella di Francesco Braghetta Esploratore veientani, ringraziano amche il sacrofanese doc Colombo Carminati per le sue informazioni.

Domenico investe una vita sul mare come concetto, pensiero, tra tangibilità e astrazione, approdando oggi ai fiumi ed investe sull’addomesticamento dell’acqua grazie alle popolazioni antiche, si ricorda anche un lavoro sull’Aniene, affluente del Tevere.

Il Cremera racconta di una Roma prima di Roma e Roma durante Roma,  ricco di storia, attraversa il parco e narra le gesta del territorio con ciò che può essere esplorato e visitato, grazie a tombe, cunicoli, strade (gode nche del rinveniemnto di un basolato romano).

Le riprese iniziano a dicembre 2023, impegno di calibro, richiede tempistiche severe, legate alle scadenze del Concorso Aqua di Eleonora Vallone a mezzo della Casa del Cinema di Roma.

Sinodo con Esploratori veientani: Francesco Braghetta e Pietro Macri capofila come Luigi Perini, Giancolombo Gualermi proselito rispetto agli altri membri ma dalla grande motivazione, colui che organizza escursioni con compaesani e dal motto “Il territorio lo ama chi lo vive”.

Lucilla Marmotta ( appassionata di tekking e speleologia) e Nerea Rossini (archeologa), Alessia Felici (Restauratrice Sovraintendenza), si affiancano al guppo che fa squadra,6 mesi tra riprese, montaggio, adattamento testo.

Maggio 2024 il documentario giunge nella Biblioteca di Sacrofano (borgo alle porte di Roma),zona etrusca, paese che ospita l’Ente Parco di Veio; tale istituzione di concerto con le amministrazioni, ha riservato un sostanzioso contributo intriso di fiducia e le aspettative non sono state tradite.

Sala gremita, target sfaccettato, Presidente del parco Giorgio Polesi, Sindaci, Assessori ed altre cariche, attratti e compiaciuti per codesto lavoro, da proponimento a realizazione.

Documentario tradotto in libro, dalle immagini alla parola scritta, pubblicato grazie alle donazioni di esercenti,ossequi a chi ha reso realtà un sogno di questi attenti esploratori del territorio.Testo supportato da un’alare e nuova tecnologia  che regala una dettagliata iconografia grazie ai droni.

Appuntamento il 1° giugno in capitale, in quella Roma che non sarebbe stata caput mundi, senza il substrato etnico-culturale delle popolazioni che la precedettero gli Etruschi protagonisti, di questo documentario, ed altre genti italico-laziali.


Laura Tenuta

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