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Salute&Sport

Ginnastica ritmica, Fabrizia D’Ottavio incanta il Molise

Una farfalla d’eccezione ha impreziosito il saggio della società del Magic Gym.

Gli appassionati di ginnastica ritmica campobassani, e molisani in genere, hanno potuto ammirare da vicino la tecnica, le movenze vellutate e soavi di una delle stelle più lucenti del panorama mondiale della ginnastica ritmica: stiamo parlando di Fabrizia D’Ottavio. Grazie allo staff della Megic Gym abbiamo incontrato la campionessa olimpica prima della sua esibizione campobassana. “Non è facile tradurre in parole l’emozione che può dare la partecipazione ad una Olimpiade. E’ una domanda che mi fanno spesso ma per me la risposta è sempre la stessa. L’Olimpiade è un mix di voci, colori, emozioni che ti colpiscono nel profondo. Salire sul podio, poi, e cantare l’inno d’Italia sono quelle cose che ti rimarranno dentro per il resto della vita”. Una carriera sportiva che è iniziata molto presto e che sin da subito ha dato delle grande soddisfazioni. “A 16 anni ho lasciato casa per trasferirmi nel centro federale di Desio, in provincia di Milano, dove ci allenavamo 8 ore al giorno e, poi, dovevamo comunque profondere lo stesso impegno nello studio. Era alquanto strano vedere i professori in albergo. La mia casa e la mia famiglia fino a qualche tempo fa erano le mie compagne di squadra, visto che con loro vivevo praticamente 24 ore su 24. Con simili ritmi ti rimaneva poco tempo per coltivare altri interessi, ma debbo ritenermi fortunata visto che, malgrado tutto, sono riuscita a trovare pochi ma ottimi amici che, a volte, mi venivano a trovare anche al centro sportivo di Desio”. Il top della sua carriera è durato sette anni, dal 2002 con l’ingresso in pianta stabile nella nazionale italiana fino al 2008 con la partecipazione all’Olimpiade di Pechino. “La ginnastica ritmica è uno sport che ti impone una disciplina molto forte. La carriera di una ginnasta non può essere certamente paragonata a quella di atleti di altri sport. Da noi si incomincia molto presto e di conseguenza si termina presto. Sono davvero poche le atlete che proseguono la loro carriera agonistica oltre i 27 anni. La ginnastica ritmica è uno sport che logora molto le articolazioni in generale e quindi con il passare degli anni questo continuo sforzo psico-fisico fa sentire tutto il suo peso.  A 27 anni non si è affatto vecchi, anzi, ma si raggiunge quel limite fisiologico contro il quale non si può più combattere”. Una vita dedicata allo sport che, forse, ha tolto qualcosa alla vita privata. “E’ stato quasi un trauma abbandonare la squadra per tornare, per così dire, alla vita normale. Mi ricordo che ci sono voluti tra i due e i tre mesi, una volta tornata a casa, per adeguarmi ai nuovi ritmi, abituata come ero al programma intensivo di allenamenti e di studi. Una volta appese le cosiddette scarpette al chiodo, però, ho avuto l’opportunità di riprendere l’università, facoltà di Scienze della comunicazione, indirizzo pubblicità e marketing. che, per ovvi motivi, ho dovuto lasciare negli anni precedenti”. Un futuro roseo anche quello al di fuori delle piste che ha già riservato nuove ed avvincenti sfide per Fabrizia. “Quest’anno parteciperò alla mia terza Olimpiade, ma questa volta non da atleta ma da commentatrice televisiva per Sky. Insieme ad un’altra mia collega seguiremo tutte le gare di ginnastica ritmica. Un compito alquanto difficile ma nello stesso emozionante e stimolante visto che quando osservo una gara di ginnastica ritmica non voglio essere disturbata. Mi dovrò abituare a parlare e a commentare le gare anche perché, onestamente, non riesco ancora a distaccarmi completamente a livello emotivo-psicologico dalla gara. Ancora mi vedo in pista al fianco delle mie compagne e amiche. Nel contempo, però, potrò, anche se in veste diversa, rivivere tutte quelle emozioni, sensazioni, sapori che solo l’Olimpiade ti può dare. L’atmosfera, per esempio, che si respira e si percepisce a Casa Italia è davvero encomiabile. In un modo o nell’altro, comunque, sarò al fianco della nazionale italiana alla quale farò sentire tutto il mio calore e supporto”. La visita di Fabrizia D’Ottavio a Campobasso ha scatenato un entusiasmo incontenibile in particolar modo nelle giovanissime atlete della Magic Gym. “Eventi come quello di Campobasso sono davvero eccezionali. Mi permettono di venire a contatto con giovani e giovanissime ginnaste di tutt’Italia e mi ricordano i miei inizi e i miei primi approcci al mondo agonistico. E’ bellissimo poter essere a contatto con tante bambine e, attraverso loro, il loro sguardo, il loro entusiasmo, promuovere questo meraviglioso sport. Il coinvolgimento diretto in prima persona anche e soprattutto dei genitori  delle bimbe dimostra in pieno quante e quali sensazioni possa infondere e trasmettere questo sport”. Ma le sorprese non finiscono qui! La vita di Fabrizia, una volta abbandonato l’agonismo, ha poi preso una nuova strada per così dire più artistica che è la perfetta sintesi dell’unione della sua passione per la ginnastica ritmica ed un palcoscenico teatrale. Dalle piste, dalla nazionale italiana, Fabrizia è passata a far parte del cast dello show di Gnecchi Ruscone con le coreografie di Cardinetti e la consulenza dell’allenatrice azzurra Maccarani    “Rhyth.mix” che prossimamente farà tappa anche a Campobasso. Il cast, entrato in pianta stabile anche nella trasmissione Scherzi a parte, è formato da otto ex atlete, Fabrizia D’Ottavio, Laura Vernizzi, Giorgia Cafiero, Valentina Giolo, Sara Menassi, Sheila Verdi, Ottavia Proverbio e Laura Piacentini, che in maniera perfetta hanno coniugato la bellezza, la femminilità, l’eleganza della ginnastica ritmica con le luci, la musica ed alcuni effetti speciali multimediali.

 

Stefano Venditti

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