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Game of Thrones: la serie TV divenuta un fenomeno mediatico e sociale

«L’inverno sta arrivando…», basta pronunciare questa semplice frase per capire l’impatto che questa citazione ha sulla collettività, poiché essa rappresenta l’essenza del Trono di Spade (Got), fiore all’occhiello dell’emittente HBO; una serie TV fantasy che è riuscita a riunire davanti allo schermo generazioni diverse, gruppi di amici e colleghi di lavoro. In poche parole milioni di fan.

Manca poco più di una settimana all’ottava e ultima stagione di Got ed è già iniziato il conto alla rovescia. La data di uscita è prevista per domenica 14 aprile e c’è già chi, forse per paura di eventuali spoiler, dichiara di voler seguire (in piena notte) il primo episodio, trasmesso da Sky in contemporanea con HBO e in lingua originale. Il giorno seguente, invece, sarà possibile seguire la replica in inglese (sottotitolata in italiano) in orario serale.

Non bisogna sicuramente sorprendersi per questo dilagante e contagioso entusiasmo, basti pensare che negli ultimi due anni la vendita dell’oggettistica a tema, legata alle vicende fantasy ideate dallo scrittore George R. R. Martin, ha raggiunto incassi record e che nel 2017 il canale americano HBO ha addirittura subito un attacco hacker nel quale sono stati rubati 1.5 terabyte di materiale. Copioni di episodi ancora inediti diffusi online… un gravissimo danno per l’emittente.

Il fenomeno mediatico “Trono di Spade” è, dunque, in fermento e, come da tradizione, uscirà nel mese di aprile, concludendosi con 73 episodi ed un finale che attori e sceneggiatori preannunciano «dolceamaro», un rovescio inatteso: che sia l’esercito dei morti a sconfiggere gli umani?

Non resta che aspettare la diretta TV, mentre ci si chiede, ormai da più di un anno, se a sedere sul Trono di Spade sarà l’amata Arya, il Re della Notte, Cersei, o la coppia di zia e nipote, inconsapevolmente incestuosi, Daenerys Targaryen e Jon Snow.

A dispetto delle definizioni esagerate e negative date da tante testate giornalistiche che hanno etichettato la serie come un «continuo eccesso di lussuria e blasfemia», Game of Thrones resta, comunque, una delle serie TV più seguite e amate dal pubblico… una serie che non verrà dimenticata facilmente.

Ambra Belloni

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