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Ambiente & Società

Ecco perché non ciccherai più mozziconi per terra

Spesso si getta un mozzicone per terra o una carta, in maniera inconsapevole o disattenta. Spesso lo si fa per abitudine. Ma raramente ci si impegna nel raccoglierle o, a monte, di portare con sé un porta-mozziconi o ci si avvicina a un cestino per gettarli.

L’uso comune è tanto più forte quanto i fumatori gettano magari per terra un mozzicone, lo “ciccano”, mentre una busta piena di rifiuti non si sognerebbero mai di gettarla per terra. Lo si fa per abitudine.

A impegnarsi però contro questi automatismi privi di intelleggibilità, ci ha pensato Legambiente che per l’occasione ha anche analizzato i rifiuti per trarne un’analisi.

Park litter 2022 di Legambiente, quasi 31mila rifiuti raccolti e catalogati da 697 volontari di Legambiente in 56 parchi urbani di 28 città, circa 5 rifiuti ogni metro quadrato monitorato.

I grandi protagonisti: in pole position, mozziconi di sigarette, con una presenza in città che si attesta al 40% dei rifiuti raccolti (13.483 su 31.961 totali), seguiti da tappi di bottiglia o di barattoli e linguette lattine (3.005 pezzi trovati pari al 9 % del totale), pezzi non identificabili di carta (2.575, l’8 %), pezzi non identificabili di plastica (1.838, il 6 %), bottiglia di vetro e pezzi di bottiglie (1.710, il 5 %), e sacchetti di patatine e dolciumi e caramelle (1.009, il 3 %). Questi i dati emersi al termine dell’indagine “Park litter 2022” di Legambiente.

Per quanto riguarda i dispositivi di protezione individuale, le mascherine sono state ritrovate in 25 dei 56 parchi monitorati (44,6% dei parchi) mentre i guanti in 7 dei 56 parchi (12,5% dei parchi).

La maggior parte dei rifiuti rinvenuti, oltre alla categoria dei rifiuti da fumo, sono riconducibili a quella dei prodotti “usa e getta” e quelle degli “imballaggi” che rappresentano rispettivamente il 21% (6.622 pezzi) e il 26% del totale (con 8.189 pezzi), spiega l’associazione ambientalista.

Raggruppati per categorie di materiali, i rifiuti dispersi nei parchi sono per il 62,1% di polimeri artificiali (plastiche) per un totale di 19.844 rifiuti, per il 13,5% di carta e cartone (4.327 rifiuti), per il 12,7% di metallo (4.055) e per il 7,1% di vetro e ceramica (2.260). La restante percentuale di rifiuti (4,6%) è composta da rifiuti in gomma, materiale organico, legno trattato, tessili, bioplastica e materiali misti e Raee.

Per quanto riguarda la localizzazione, i mozziconi di sigarette hanno registrato la maggior presenza nel Parco della Martesana a Milano, con 1.090 pezzi; segue Avellino, Parco di Nunno, con 1.017 mozziconi; Perugia, Parco Chico Mendes, con 953 mozziconi trovati in 100 metri quadrati e San Donà di Piave – Venezia (Parco Europa) con 643 mozziconi.

Dai dati emerge che per quanto scontato, i rifiuti siano frutto di una cattiva abitudine. Non solo: molti di essi sono di piccole dimensioni, tanto che un loro cestinaggio risulterebbe sicuramente agevole e semplice. Non solo: essi richiedono moltissimi anni per decomporsi. Dei romani, abbiamo rinvenuto come unici scarti, prevalentemente materiali in terracotta. Chissà che tra due mila anni, non rinvengano ancora i nostri rifiuti, che ne resterà di noi? La società della plastica… ? Ai posteri, e ai nostri figli, l’ardua sentenza.

di Marino Ceci

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