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Copernicus colora il mondo e ci allerta

Copernicus lancia l’allarme: il cambiamento climatico continua a dare segni di sé.

A livello globale è stato il quarto mese di settembre più caldo mai registrato, con una temperatura di quasi 0,3 gradi sopra la norma. Sebbene settembre 2022 sia stato più freddo della media in Europa, è tra i più caldi. La situazione più critica in Groenlandia, dove alcune località hanno superato di oltre 8 gradi la media mensile, raggiungendo così le temperature più alte mai rilevate per questo periodo dell’anno.

A diffondere la notizia, l’ultimo bollettino del Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus (Copernicus Climate Change Service, C3S), implementato dal Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine per conto della Commissione europea, con il finanziamento dell’Ue.

Tali risultati derivano dal lavoro di combinare tra loro, miliardi di misurazioni provenienti da satelliti, navi, aerei e stazioni meteorologiche di tutto il mondo.

La termo-mappa colora in rosso acceso la Groenlandia, che ha sperimentato il settembre più caldo mai registrato dal 1979, e in blu la zona che abbraccia l’Europa centrale sino alla Russi, in riferimento all’anomalia termica della regione. Infatti, a dispetto della media globale, secondo le rilevazioni, a settembre la temperatura media europea è stata inferiore di circa 0,4 gradi rispetto alla temperatura media registrata nel periodo compreso tra il 1991 e il 2020.

Per quanto riguarda l’Artico, il ghiaccio marino è stato al di sotto della media (di circa il 3%), anche se ci sono state due aree degne di nota nel settore siberiano dove il ghiaccio marino è risultato superiore alla media.

Il mondo sta lanciando segnali chiari e forti, e certamente non sarà una mappa a colori a “smuovere le acque”, ma risulta evidente che bisogna agire, a partire dal nostro piccolo.

di Marino Ceci

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