La debolezza è il contesto privilegiato del male, se una casa è fatta di paglia il lupo cattivo può distruggerla e così divorare facilmente i tre porcellini. Diversamente se una casa è fatta di solidi mattoni, i tre porcellini restano immuni da ogni attacco esterno. La metafora regge bene e ci fa comprendere come anche la nostra personalità necessiti di solidi mattoni per non subire il plagio, il pregiudizio e le malelingue.
Fortificarsi è qualcosa che ha a che fare con la cultura, non tanto scolastica, ma “psicologica”. E’ l’io cosciente che ha bisogno di mattoni per evitare insani assorbimenti passivi di concetti, dicerie e denigrazioni , ma l’ignoranza “psicologica” svanisce solo ed esclusivamente grazie alla dilatazione dello spirito, che è il più grande ricettore di verità ed il più alto “occhio” in grado di distinguere il bene dal male.
Contesti poco realistici, come il web, offrono pretesti favorevoli per esprimere e diffondere tutto ciò che è diabolico, usufruendo di una collettività vastissima dove ogni percezione è personale e dove la soggettività diventa oggetto di confusione, di distorsione.
Il web è come la pubblicità, subisce il fascino dell’astrazione ed è in questo senso manipolabile. I nostri cinque sensi ci sono stati donati per “fiutare”, per cogliere, per intuire, per osservare, per verificare empiricamente la realtà che ci circonda, ma la sublimazione di questi sensi ha alterato tale possibilità rendendoci vulnerabili. Delle vere e proprie case di paglia.
Così assistiamo a comportamenti e atteggiamenti a dir poco assurdi e ragionevolmente ridicoli. Persone che si auto dichiarano in grado di ragionare e scegliere con la propria testa, che di fatto eliminano amici o conoscenti riferendosi meramente ad una chiara manipolazione.
Ed ecco che una semplice frase, come “quella persona è falsa, a me ha fatto del male”, diviene automaticamente la verità (diffamazione) divulgata a macchia d’olio e comprovata da prove fasulle (plagio e menzogne) che appaiono come assolutamente reali. Un puzzle perfetto di coincidenze, ricostruzioni, diavolerie ingannevoli, in grado di distruggere la reputazione di persone perbene.
Ma una personalità forte non si lascia condizionare, non è precipitosa, non agisce per conto di altri, perché la sua intelligenza ed il suo spirito evoluto vogliono aspettare, vogliono avere fiducia e pretendono altro.
La cosa migliore, in presenza di esperienze simili, è il dialogo diretto, è la ricerca di una seconda spiegazione, è la capacità di abbandonare il virtualismo ingannevole affidandosi ai propri cinque sensi, alla diretta ed incontaminata esperienza.
Soprattutto è giusto dare la possibilità a coloro che vengono infangati di difendersi, di esprimersi.
Cancellare una persona in nome di un parere è segno non soltanto di codardia, ma di mediocrità, di povertà intellettiva.
Una catena che rende possibile l’esistenza e la crescita della corruzione, della cattiveria, della delinquenza.
Perciò i veri responsabili del male non sono i manipolatori, ma coloro che li subiscono.
Trasformate la vostra misera casa di paglia in una fortezza nobile di grandi mattoni, perché la carneficina che ne consegue non è lesiva soltanto per una società e non danneggia soltanto la brava gente, ma può essere fatale un giorno anche per voi stessi. Se la vostra dimora è di paglia, ricordatevi che ne siete voi gli abitanti e che il lupo cattivo può togliere gli abiti dell’agnello, divorando anche voi. Questa riflessione è rivolta a coloro che credono di essere forti e liberi, ma che continuano ad alimentare le maldicenze fidandosi del suono di una sola campana. E’ rivolta anche a chi soffre, perché non si senta distrutto da momenti che poi svaniscono per loro stessa fragile natura. Reagite alle diffamazioni, perché non sono gli odiati a bruciare vivi, ma soltanto le case di paglia. E le code di paglia…
Eleonora Giovannini