Legno e paglia per costruzioni ad impatto zero e costi contenuti
Gli Italiani, si sa, sono saldamente legati al mattone, malgrado questo si stanno facendo largo anche nella penisola delle nuove tecniche edilizie ad impatto zero tra le quali troviamo quella delle case di paglia. Queste costruzioni, nella loro versione moderna, nascono negli Stati Uniti verso la fine dell’800 con balle che vengono utilizzate come mattoni, dunque con una funzione statica. In Italia si iniziano a diffondere solo parecchi anni più tardi, con la differenze che qui la paglia viene usata semplicemente come tamponamento associato ad una struttura portante in legno. L’intonaco è in calce e sabbia e gli interni sono in genere rifiniti in legno, cocciopesto canapula ed altri materiali naturali, garantendo delle strutture completamente green. Possono essere costruite ad ogni latitudine a patto che si prendano particolari accorgimenti per adattarle al clima del luogo. Queste costruzioni temono l’acqua stagnante che fa irrimediabilmente marcire i materiali naturali che le costituiscono, per questo, nelle zone a rischi allagamento, è opportuno sollevare le strutture dal terreno attraverso appositi basamenti. Nelle zone battute dal vento è invece opportuno porre intorno alla casa degli elementi di protezione come filari di alberi e barriere di vario genere. Regola fondamentale per garantire una lunga vita alle costruzioni è curare il sistema di copertura e l’attacco a terra in modo che l’umidità del suolo e l’acqua piovana non le compromettano. Tra i numerosi benefici di questa tecnica edilizia vi sono: la rapidità dei tempi di costruzione, la sicurezza sismica, l’ecosostenibilità, il notevole risparmio possibile sia in fase di edificazione sia in relazione ai consumi energetici, basta infatti pochissimo per riscaldare o refrigerare gli ambienti. Per promuovere la conoscenza di queste nuove costruzioni e la loro diffusione nel 2010 è nata in Italia Edilpaglia (Associazione Italiana Edilizia in Paglia) che, per aiutare chi vuole autocostruire la propria casa, ha creato l’Associazione A.R.I.A. Familiare.
Glenda Oddi
