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Ambiente & Società

Bruno Danovaro: campione mondiale e paladino sociale

Il campione è da trent’anni ai vertici mondiali sportivi tra pesistica ed arti marziali pro. A tutt’oggi è imbattuto da 114 matches nelle arti marziali, pluricampione del mondo in carica

Bruno Danovaro riceve il premio ‘Eroe Italiano delle Arti Marziali in Campo Internazionale’. Genovese di nascita e milanese d’adozione, Bruno Danovaro è da trent’anni ai vertici mondiali sportivi tra pesistica ed arti marziali pro. A tutt’oggi è imbattuto da 114 matches nelle arti marziali, pluricampione del mondo in carica. Ma non si ferma qui l’attività sportiva del campione: alterna Rugby in serie B, Football Americano serie A, Calcio storico fiorentino, Rodeo ufficiale (monta con successo due tori), Spada medievale a due mani. E ancora. È stuntman per Rai di Torino e il Teatro alla Scala di Milano nei panni di Attila, interpreta alla Villa Reale di Monza Bert in Mary Poppins. Non si fa mancare nulla Bruno Danovaro ed è anche ballerino di Tap Dance. Queste attività non portano in secondo piano il suo grande impegno sociale, al quale dedica grande passione personale perché vuole aiutare le persone bisognose. Non dimentichiamo che il campione è impegnato in prima persona nel recupero dei tossicodipendenti, nello sport all’interno delle scuole, nelle carceri, nelle attività filantropiche. Sono queste storie che vogliamo raccontare con passione per arrivare al cuore dei lettori con un messaggio semplice: il campione di sport è anche un paladino sociale che garantisce la sicurezza alle persone bisognose.

Impegno sociale

Il riconoscimento ottenuto al campione deriva delle diverse attività svolte come infiltrato per combattere la droga, compresa la battaglia contro lo spaccio di anabolizzanti. Bruno Danovaro, purtroppo, in conseguenza di queste azioni ha ricevuto minacce di morte mediante telefonate ed è stato preso di mira anche sui social. Il campione è convinto delle sue azioni e tira dritto per la sua strada senza fermarsi. C’è un altro capitolo da raccontare. Nel periodo del Covid-19 Bruno Danovaro è stato attaccato mentre portava medicinali e cibo agli anziani, incapace di arretrare ha spedito in ospedale i malcapitati; questo fatto non ha impedito di aiutare un senzatetto in preda ad un infarto sempre durante il periodo del Covid-19. E ancora. Non si è risparmiato nemmeno nell’arrampicarsi in cima ad un palazzo per trovare un gatto della zona, azione finita bene, sotto lo sguardo stupito della gente. Non solo. È intervenuto con tempestività per evitare lo stupro di due ragazze a Milano in zona Città Studi; dopo due settimane è intervenuto nuovamente con un pazzo armato di coltello: disarmato. E tutto denunciato alla polizia e zona liberata. Non si contano le persone sollevate da episodi di violenza, il lavoro svolto come responsabile della sicurezza di due consolati (Vallonia ed Hong Kong). Ad oggi Bruno Danovaro si appresta a tentare il triplete: vincere tre mondiali tra settembre e dicembre nelle arti marziali, consegnare alla legge il gruppo di aggressori, avendo ottenuto giustizia solo dopo cinque anni e riscuotendo alcuni risarcimenti. Il campione è anche fonte di ricerca scientifica per le due prestazioni sportive dalla parte dell’equipe medica, guidata dal Primario di Cardiologia Michele Bianchi.

Francesco Fravolini

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