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Ambiente & Società

Brasile: decisivo ballottaggio per le sorti del paese

Anche in Brasile è tempo di campagne elettorali e votazioni.

Infatti, con le votazioni politiche in Brasile, si è giunti ad una situazione di mezzo. 

Dopo il primo turno, ha avuto inizio la campagna pubblicitaria ufficiale dei candidati al ballottaggio delle elezioni in Brasile, che si svolgerà il 30 ottobre prossimo e vedrà opporsi il presidente uscente Jair Bolsonaro e l’ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva, uscito in vantaggio dal primo turno con il 48% dei voti.

Anche nella campagna pubblicitaria, si enfatizza lo spirito politico di ciascuno dei due candidati, emblema della loro idea progettuale di guida del paese.

Non sorprende così che il candidato che intende sfruttare la foresta dell’Amazzonia, a vantaggio del profitto, senza alcun vincolo di protezione dell’ecosistema, Bolsonaro, tiri in ballo un calciatore. Fa sorridere che un presidente chiami come testimone una personalità proveniente da un mondo esterno, a sostegno del proprio progetto.  

Così nello spot del leader di destra, si vede l’appoggio del calciatore Neymar, mentre l’ex sindacalista ricorda il sostegno ricevuto dalla senatrice centrista Simone Tebet, terza classificata al primo turno. 

Con uno slogan che risuona di guerre passate, risuona il refrain “Bolsonaro capitano del popolo”, la canzone dello slogan creato per l’ex capitano dell’esercito, mentre una voce di sottofondo sottolinea come anche il fuoriclasse del Paris Saint-Germain e della Selecao abbia “scelto il capitano”.

Diametralmente opposta, la propaganda di Lula riproduce la voce di Tebet, che ha ottenuto quasi 5  milioni di voti alle elezioni del 2 ottobre. “Voterò Lula perché riconosco il suo impegno per la democrazia e per la Costituzione, che non vedo nell’attuale presidente”, dice l’ex candidata alla presidenza del Movimento democratico brasiliano.

Ricordiamo che il Brasile è una Repubblica presidenziale federale con 215 milioni di abitanti, è il quinto stato nel mondo per superficie. Come tale, la sua politica interna ed esterna non potrà non avere ripercussioni a livello globale, oltre oceano. Al 30 Ottobre il tiro del fatidico dado.

di Marino Ceci

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