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“Basta dirigismo in Unione Europea” questo l’auspicio di Confedilizia

La battaglia contro la direttiva UE sulle “case green”

La battaglia messa in campo da Confedilizia contro la direttiva Ue “case green”, perdura dal 2021. Da allora qualche passo in controtendenza è stato fatto, anche se c’è ancora ulteriore strada da percorrere. Citando testualmente le parole del Presidente Spaziani Testa “la battaglia ha portato i frutti che ha potuto portare, visti gli equilibri esistenti in sede europea. Frutti tutt’altro che disprezzabili, ma evidentemente lontani dall’ideale”. A quale ideale si sta accennando? E’ lo stesso comunicato di Confedilizia, uscito il 20 marzo 2024, a fornire delle esplicitazioni al riguardo. “Ora bisogna puntare a modificare gli equilibri che hanno portato a partorire questa direttiva”. Questo dunque il primo obiettivo da raggiungere che si propone Confedilizia.

Il secondo step, citando sempre testualmente, è “portare l’Unione Europea a non essere più il tempio del dirigismo e a trasformarsi in qualcosa di molto diverso”. Un auspicio questo che si lega con “la speranza, se non addirittura l’illusione di non dover più leggere regolamentazioni di 200 pagine come quella in questione”. Un “rotolo della legge” al cui interno si possono trovare anche “chicche come l’invito ai Governi ad applicare una sorta di equo canone per impedire che i costi degli interventi da effettuarsi sugli immobili locati ricadano sugli inquilini”. Inviti – chiosa il comunicato – che non basta ignorare, come andrà fatto, ma che bisogna impedire di fare scrivere in futuro”. Per chi fosse interessato a ripercorrere le linee adottate via via da Confedilizia, si rimanda ai nostri precedenti approfondimenti di cui al link1 e link2

Di Maria Teresa Biscarini

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