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Assicurazioni, il digitale rivoluziona il settore

«Le Compagnie stanno sempre più investendo su attività insurtech che porteranno, nel giro di pochi anni, alla completa digitalizzazione del processo assicurativo, ampliando il ventaglio di polizze full digital fino ad un dato stimato del 30-40% in più rispetto al mercato attuale».

Il digitale è un valore aggiunto nell’economia. A confermare questa potenzialità è un recente Rapporto realizzato dall’Istat. «Le tecnologie digitali – secondo il Rapporto Annuale ISTAT 2021 – rappresentano una componente strategica per la competitività dei Paesi e per l’evoluzione dei sistemi produttivi verso una maggiore sostenibilità. In particolare, viene sottolineato come durante la crisi sia cresciuta l’offerta di servizi digitali dedicati alla clientela; l’incidenza di unità produttive in grado di offrirli potrebbe triplicarsi entro la fine dell’anno, dando un ulteriore impulso all’evoluzione digitale delle aziende. In questo contesto, con 13 milioni circa di utenti eCommerce e quasi il 90% della clientela bancaria che opera online, il settore assicurativo spinge verso la scalata, facendo leva sul cliente tradizionale che si è trasformato in utente evoluto, consapevole ed attento».

Questa trasformazione delle abitudini degli italiani influenza l’economia, migliorando i servizi a beneficio della clientela. È un chiaro segnale verso un cambiamento che cominciava a delineare un nuovo paradigma economico prima dell’emergenza sanitaria del Covid 19.

«Il consumatore digitale – si legge nel Rapporto – rappresenta oggi il 32% del target assicurativo e, stando alle ultime prospettive degli istituti di ricerca (IIA-Italian Insurtech Association), è destinato ad aumentare esponenzialmente fino a raggiungere l’82% del totale nei prossimi 10 anni. Le Compagnie stanno sempre più investendo su attività insurtech che porteranno, nel giro di pochi anni, alla completa digitalizzazione del processo assicurativo, ampliando il ventaglio di polizze full digital fino ad un dato stimato del 30-40% in più rispetto al mercato attuale».

Francesco Fravolini

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