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Gli asintomatici sono contagiosi, virologi bacchettano l’OMS

Maria Van Kerkhove, epidemiologa specializzata in malattie infettive emergenti presso l’OMS, ha dichiarato che il contagio da parte delle persone asintomatiche e meno probabile. Non secondo Giorgio Palù, professore emerito di Microbiologia dell’università di Padova, ha commentato le dichiarazioni in questo modo:

Le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità stabiliscono che i tamponi devono essere eseguiti sui sintomatici e sui loro contatti e, per quanto ne sappiamo, il virus è contenuto nelle secrezioni mucose degli asintomatici in quantità simili ai pazienti in cui la malattia si manifesta”.

Questo significa che non ci sono apparenti differenze tra sintomatici e asintomatici, anche se inizialmente il contagio veniva attribuito solo ai pazienti sintomatici. Tuttavia, dall’inizio della pandemia, ci sono stati studi internazionali che hanno dimostrato che anche gli asintomatici possono diffondere il contagio da covid 19.

Secondo il professore, infatti:

Il principio che vale per tutte le malattie contagiose […] è che le probabilità di manifestazione patologica da parte di un agente trasmissibile dipende dalla concentrazione microbica. […] Pensiamo di aprire una lattine in cui è contenuta la tossina botulinica: gli effetti che ne deriveranno dipendono ovviamente dalla quantità di sostanza tossica. La letteratura scientifica ci dice che gli asintomatici possono contagiare e diffondere l’infezione. Per questo stiamo facendo il possibile proprio per identificare e isolare tutti casi, sintomatici e non, ma ad ogni modo la capacità di contagio dipende dalla carica virale.”

Domenico Attianese

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