“Vivoqui” è il primo portale immobiliare per cercare casa

C’è un nuovo modo di trovare una casa: si sceglie in base alle proprie esigenze con una rata di mutuo pensata in maniera specifica. È stravolto il settore economico delle compravendite di abitazioni. Arrivano nuove sfide a beneficio dei consumatori

Il settore immobiliare propone nuove sfide economiche con “Vivoqui”, il primo portale per cercare casa a seconda delle proprie esigenze. L’iniziativa economica, ideata da Pasquale Fuda e sviluppata con il supporto di un gruppo di investitori guidati Andrea Tessitore, permette la ricerca di un’abitazione mediante una rata di mutuo studiata appositamente per le proprie esigenze, facilitando la compravendita a utenti, venditori e società creditizie. È un motore di ricerca semplice e innovativo che abbina le disponibilità economiche delle persone con l’esigenza di acquisto di un immobile. “Vivoqui” vuole mettere al centro la persona che sta cercando casa. Andrea Tessitore, presidente della società, intende con questa piattaforma semplificare il percorso d’acquisto grazie alla partnership con società di mediazione creditizia di primario standing. Con Pasquale Fuda, AD e founder dell’iniziativa, vogliamo conoscere i cambiamenti del settore economico relativi a questo momento storico.  

Quale momento storico sta vivendo il settore immobiliare?

«Dal punto di vista dei numeri parliamo di un mercato in salute. Il complessivo buon numero delle compravendite non rispecchia l’andamento dei prezzi, che vede la sola Milano in continua crescita anche nel terzo trimestre, stabile o poco più Bologna e giù tutto il resto. L’ultima crescita esponenziale dei valori immobiliare è concisa con l’arrivo dell’euro, quando la percezione di comprare alla metà ciò che il giorno prima costava inconsciamente il doppio fece innalzare i prezzi e le stesse transazioni.

Il riposizionamento dei prezzi sarebbe un buon segno e genererebbe fiducia a un settore che vale quasi 1/5 del PIL italiano. La novità che Vivoqui.it propone potrebbe aiutare questo processo in modo significativo, proprio perché propone un focus che abbassa con naturalezza le barriere d’ingresso. Tutto ciò, stando alla dimensione del mercato di riferimento, potrebbe favorire il sistema paese».

Perché gli intermediari spesso complicano l’acquisto di una casa?

«Non parlerei di complicazione, anzi li definirei necessari, senza sarebbe come andare in causa privi di un avvocato che difenda gli interessi dell’assistito. Quanti da soli sarebbero davvero capaci? L’acquisto di una casa è un momento delicato e “topico” e spetta agli intermediari accompagnare per mano le famiglie, avvicinando le parti in modo salomonico e semplificando questo processo (prendendosi cura di tutti i complicati aspetti che spesso si annidano in molte pratiche). È chiaro che non possiamo generalizzare in un senso o nell’altro ma senza giri di parole si può affermare che un buon agente immobiliare è un valore aggiunto, fondamentale e resterà tale nel prossimo futuro. Questo non esclude la necessità, da parte della categoria, di un aggiornamento continuo e dell’adozione di strumenti innovativi in grado di supportarne al meglio l’operatività».

Come immagina la semplificazione del settore immobiliare?

«Semplice è un termine che mi piace, semplificare è un obiettivo che mi pongo quotidianamente. Una mia massima è “innovare è cambiare le regole del gioco, semplificando e incentivando il mercato di riferimento… altrimenti è solo marketing”.

Tornando alla domanda, immagino una riduzione degli step di proposta e ricerca, un processo che avvicini domanda ed offerta sviluppando tecnologie che rispondano a reali esigenze. Per esempio, oggi la ricerca di una casa è nella maggior parte dei casi accompagnata da una pratica di mutuo. Circa il 55% delle compravendite ad uso abitativo si effettua con l’ausilio di un mutuo, oltre il 60% se consideriamo una serie di acquisti che spesso non sono reclamizzati. LTV è al 71% e sfiora l’85% nei tagli medio bassi. Possiamo quindi affermare con estrema sicurezza che la ricerca di una casa è incentrata sulla rata di un mutuo bancario, ovvero la capacità di spesa mensile. Con Vivoqui.it abbiamo portato sul mercato una piattaforma inedita, che unisce le funzionalità di due mercati enormi strettamente collegati tra loro, immobiliare e creditizio, ovvero casa e mutuo. Un’esperienza di navigazione basata sul singolo potere mensile degli utenti è la novità di Vivoqui.it, maggiore emotività e ampiezza della ricerca sono ulteriori fattori che stimolano la navigazione del portale, consapevoli che ciò che abbiamo realizzato è in linea con le consolidate dinamiche di tutti i settori. In futuro, questa sarà la modalità più utilizzata per acquistare un immobile. La grande semplificazione che rappresentiamo aumenterà altresì le performance degli agenti immobiliari, immettendo ottimismo nel comparto».

Francesco Fravolini

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