I Vichinghi: primi dati certi sulla loro presenza in America prima di Colombo

L’ipotesi di una scoperta dell’America precedente a quella legata all’approdo di Cristoforo Colombo prende sempre più corpo grazie alla ricerca archeologica. Uno studio, pubblicato sulla prestigiosa ricerca scientifica Nature sembra, infatti, confermare l’ipotesi dell’approdo dei Vichinghi sulle coste Americane già nel 1021.

L’ipotesi di una scoperta dell’America precedente a quella legata all’approdo di Cristoforo Colombo prende sempre più corpo grazie alla ricerca archeologica. Uno studio, pubblicato sulla prestigiosa ricerca scientifica Nature sembra, infatti, confermare l’ipotesi dell’approdo dei Vichinghi sulle coste Americane già nel 1021.

Nello specifico sulla rivista viene fatto riferimento alla presenza di rinvenimenti di antichi legni sull’isola canadese di Newfoundland. Questi sono stati sottoposti ad un’innovativa tecnica di datazione che sembra confermare la presenza di questo popolo di abili navigatori in quel luogo già nel 1021, dunque circa 400 anni prima dell’approdo di Cristoforo Colombo.

Lo studio è stato effettuato a L’Anse aux Meadows, nella provincia più orientale del Canada, da 13 ricercatori provenienti da diverse università. Questo è l’unico sito ufficialmente riconosciuto come insediamento vichingo in America ed è entrato a far parte del patrimonio UNESCO nel 1978. Fino ad oggi la sua datazione è stata approssimativamente fatta oscillare in un arco cronologico molto ampio che andava dall’VIII all’XI secolo. Per lungo tempo, infatti, l’unico riferimento per la datazione è stato rappresentato dalle Saghe Islandesi, messe per iscritto solo dopo generazioni di trasmissione orale, e dall’analisi dello stile dei resti architettonici e di pochi manufatti.

Un’altra tecnica utilizzata per definire la datazione del sito è stata quella del radiocarbonio, applicabile a tutti gli elementi organici del sito (per es. legno), che si basa sull’analisi dei livelli di decadimento della radioattività del C-14, naturalmente presente in tutti gli organismi e che tende a diminuire progressivamente a seguito della loro morte.

La nuova tecnica impiegata dai ricercatori, per poter approdare ad una datazione meno approssimativa, è piuttosto complessa. Si basa sempre sull’analisi del C-14 e prende in considerazione la tempesta solare che ci fu nel 993 e che causò un sensibile aumento della produzione di carbonio-14 negli organismi a causa delle radiazioni cosmiche. Questo fenomeno eccezionale ha lasciato traccia anche negli anelli di accrescimento degli alberi, per cui una volta individuato l’anello che registra gli effetti della tempesta del 993 basta poi contare tutti gli altri che restano fino al momento di abbattimento dell’albero.

Tutti i resti lignei analizzati anno dato come risultato lo stesso anno:1021 d.C., garantendo così un primo solido riferimento cronologico della presenza vichinga in America prima dell’arrivo di Colombo.

Glenda Oddi

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