Roma, per la prima volta in Italia, una mostra dedicata alla grande scultura iperrealista internazionale

La mostra, raccontata attraverso i più importanti artisti contemporanei, farà conoscere ai visitatori le opere di Maurizio Cattelan, Ron Mueck, George Segal, Carole Feuerman e tantissimi altri.

Fino all’8 ottobre, “Palazzo Bonaparte” a “Roma” ospiterà la mostra dedicata alla scultura iperrealista internazionale, con opere dei più grandi artisti come “Maurizio Cattelan”, “Ron Mueck”, “Carole Feuerman”, “George Segal”, “Duane Hanson” e tanti altri. La mostra è la prima ed unica nel suo genere. Saranno esposte 43 installazioni di 29 artisti di caratura internazionale e daranno ai visitatori l’impressione di non riuscire a distinguere un corpo vero da un’opera d’arte, i dettagli sono infatti estremamente realistici. Da qui il nome della mostra: “Sembra vivo!”. “Una mostra che provoca, interroga e riunisce gli artisti che più di tanti altri hanno fatto discutere –  spiega in una nota Arthemisia che organizza e produce la mostra -. Cosa ha portato le sculture iperrealiste a creare un cortocircuito nella mente dei visitatori? Sappiamo che non sono reali, eppure quella pelle, i capelli, le barbe, le dita ci dicono il contrario. I corpi nudi ci scandalizzano, gli occhi ci ipnotizzano e quelle dimensioni – a volte perfettamente in scala e a volte sbagliate – ci confondono: Sembra vivo! Lo è davvero?”. Le opere sono così reali da confondere i visitatori trasportandoli in un mondo al confine tra vero e falso. Le sculture iperrealistiche emulano le forme, i contorni e le texture del corpo umano o sue singole parti creando una strabiliante illusione visiva e un’estrema verosimiglianza; sculture a grandezza naturale di persone comuni che imitano la presenza molto palpabile di un altro essere umano. Cattelan sarà presente con opere iconiche come i piccioni dell’installazione Ghosts e con Comedian. Mueck invece con Dark Place, una gigantesca testa d’uomo. Le opere provengono dalle collezioni di tutto il mondo a segnare il carattere internazionale del movimento iperrealista che dagli anni ’70 in poi si è evoluto con tecniche sempre nuove. La riproduzione della realtà vuole anche indurre una riflessione sul significato dell’essenza del visibile. L’esposizione,  ideata dall’Institut für Kulturaustausch, Germany, è curata da Maximilian Letze in collaborazione con Nicolas Ballario ed è prodotta e organizzata da “Arthemisia”. Per informazioni www.mostrepalazzobonaparte.it  Amalia Barbara Di Bartolo

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