by Bruno Cimino
Sono frammenti quanto rimane dell’interessante periodo storico medievale della storia di Roma? No, perché la città eterna offre tanti luoghi che ne rinnovano la memoria. Palazzi, monumenti, sculture, basiliche e resti di mura invincibili al tempo che scorre sono testimonianze tangibili per storici ed entusiasti visitatori provenienti da tutto il mondo.
La mostra allestita nel Museo di Roma a Palazzo Braschi, in Piazza Sal Pantaleo, aperta al pubblico dal 20 ottobre 2022 al 5 febbraio 2023, copre un arco temporale che va dal VI al XIV secolo, più esattamente dal tempo di papa Gregorio Magno all’indizione del primo Giubileo del 1300 ed è tra gli itinerari culturali da non perdere. I motivi sono tanti e scontati per chi non vive di solo calcio.
Riscoprire il volto perduto della Roma di quel periodo e il suo ruolo cardine nell’Europa cristiana e medievale, sia per i semplici pellegrini sia per regnanti e imperatori, è l’obiettivo del progetto Roma Medievale. Il volto perduto della città, promosso da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con Sapienza Università di Roma – Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo. Programma scientifico di Marina Righetti. A cura di Anna Maria D’Achille e Marina Righetti. Organizzazione Zètema Progetto Cultura. Catalogo De Luca Editori D’Arte.
Il percorso espositivo, articolato in nove sezioni, con oltre centosessanta opere tra mosaici, affreschi e opere mobili, provenienti prevalentemente da raccolte e collezioni pubbliche romane e da luoghi di culto, oltre che da prestigiose istituzioni museali come i Musei Vaticani, nasce con lo scopo di far conoscere aspetti poco noti del patrimonio dell’Urbe.
Si parte, infatti, dalla scoperta della città medievale attraverso i suoi luoghi più iconici, quali basiliche e palazzi, ma anche dal contesto ambientale, oggi profondamente modificato, come il corso del Tevere con porti e ponti dove si svolgevano vita e attività urbane.
L’immersione nella realtà del Medioevo romano si approfondisce poi esaminando le ricche committenze di papi e cardinali, l’attività di artisti e botteghe, il fascino della città come imprescindibile méta di pellegrinaggio anche per re e imperatori. Ricchi apparati didattici illustreranno in mostra i molteplici volti dell’indiscussa capitale dell’Europa medievale.
Volendo allargare gli orizzonti e per approfondire, sparsi per la capitale, in zona centro o nelle campagne romane, possono anche essere visitati, alcuni castelli, ancora oggi orgoglio della maestosità di Roma: Castel Sant’Angelo, Castello della Magliana, Castello della Cecchignola, Castello Farnese, Castello di Tor Crescenza.