Dall’estinzione in natura al ritorno: il caso del Rallo di Guam

A volte ritornano, diceva il titolo di un vecchio film: a volte questo capita anche nella realtà, quando alcune specie tornano a vivere in natura dopo essersi estinte. E’ il caso del Rallo di Guam (Gallirallus owstoni), un uccello della stessa Famiglia delle Folaghe e dei Porciglioni. Vive nell’isola di Guam, territorio statunitense situato in Micronesia, nell’Oceano Pacifico ed è chiamato in lingua locale ‘Ko’ko per il suo verso. Come molte specie isolane è un uccello terricolo, incapace di volare, caratteristica che ha contribuito alla sua estinzione in natura. Infatti il Rallo di Guam, un tempo ben diffuso sull’isola, si è estinto negli anni ’80 del secolo scorso. La principale causa sembra sia stata, più che la caccia diretta, l’introduzione di un rettile alloctono, il Serpente arboricolo bruno (Boiga irregularis) che divenne il suo principale predatore. Fu così dichiarato estinto dallo IUCN (International Union for Conservation of Nature), ma solamente in natura: infatti la specie era presente in diversi giardini zoologici in giro per il mondo. Fu così redatto un piano di riproduzione in cattività, finalizzato alla reintroduzione. Il piano funzionò e la specie fu reintrodotta nel 1987 sulla vicina isola di Rota e poi su quella di Cocos; contemporaneamente si è applicato un piano di eradicazione del serpente allctono su Guam per una futura reintroduzione sull’isola originale. La prima nidificazione su Rota è avvenuta nel 1999. Lo scorso anno lo IUCN ha dichiarato la specie non più estinta in natura e l’ha inserita nella Lista Rossa delle specie a rischio nella categoria CR (minaccia critica). Si tratta della seconda specie di uccello in assoluto “tornato in vita” a seguito della sua estinzione dopo il Condor della California. Secondo la biologa Laura Duenas ci sono più di 250 individui in natura attualmente e altri 170 in cattività su Guam, pronte per il rilascio nei prossimi anni. Ci vorrà tempo per dire se il progetto ha avuto successo ma è già un passo avanti che il Rallo di Guam possa nuovamente scorrazzare nel suo ambiente naturale.

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Daniele Capello

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