Psicologo di famiglia: utopia?

Dinanzi al crescente bisogno di aiuto psicologico, la Campania si fa pioniera, istituendo lo psicologo di base

I dati statistici evidenziano la necessità di cure terapeutiche con supporto psicologico o psicoterapia, bisogni resi tanto più evidenti in un periodo come quello di questi ultimi due anni, in cui l’isolamento e le difficoltà economiche hanno enormemente acuito le difficoltà di ciascuno.

E così la Regione Campania sarà la regione pioniera nella penisola, dotandosi dello psicologo di base in ogni ASL, alla pari del medico di base.

Per la prima volta, sarà istituita la figura dello psicologo di base. Questa scelta è indicativa del fatto che, a distanza di anni dalla definizione di benessere della persona dell’OMS, anche lo Stato si ponga in linea con i principi espressi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, riconoscendo agli individui la necessità, oltre che della salute fisica, anche di quella mentale.

Sottovalutata, poiché probabilmente non tangibile alla pari di una malattia organica, si sta riservando sempre più equità e giustizia alla salute mentale. Tale posizione, oltretutto, è sempre più condivisa anche apertamente sul web da star e non, e perciò sempre meno percepita come un tabù o come malattia inesistente.

Gli psicologi sostengono con forza che il male del secolo non sia solo il cancro, ma anche l’ansia. Questa, in ogni sua sfumatura e fobia, arriva ad invalidare seriamente una persona.

La figura dello psicologo di base in Campania nasce dal risultato di una sentenza, definita da molti storica.

La Corte Costituzionale, infatti, ha respinto “il ricorso che la Presidenza del Consiglio dei Ministri aveva proposto contro la Legge regionale della Campania“.

A sua volta, la Legge regionale 25 del 3 agosto 2020 prevedeva in tutti i distretti sanitari delle ASL il Servizio di psicologia di base. A beneficiare di tale servizio sarebbero stati tutti coloro fortemente colpiti dalla pandemia ancora in corso. Così, grazie alla sentenza 241 del 2021, la Regione Campania è la prima ad assumere lo psicologo come figura nella Sanità pubblica.

Tutti gli psicologi liberi professionisti, grazie ad una convezione con ogni ASL della Regione, potranno occuparsi dei loro pazienti. Più nel dettaglio, il loro compito sarà quello riconoscere e saper gestire le problematiche di tipo comportamentale ed emotivo derivanti dal Covid-19.

Inoltre, dovranno affrontare l’arduo compito di percepire i bisogni psicologici ignorati e repressi dalla popolazione. Da ciò deriva la formulazione di una determinata cura, in base alle esigenze che emergeranno. Poi, lo psicologo di base dovrà anche occuparsi di generare una buona integrazione con i servizi specialistici psicologici di secondo livello.

Infine, grazie al suo lavoro di ascolto e riduzione dei disturbi psicologici, diventerà un filtro per i livelli secondari.

La Regione Campania non intende fermarsi a questo stadio: non solo istituisce lo psicologo di famiglia, ma fa anche un discorso più ampio, realizzando anche un osservatorio regionale, composto da figure competenti, legate al mondo della psicologia e non solo.

La squadra avrà anche: un rappresentante di una società scientifica di Psicologia, un rappresentante dei medici di Medicina Generale e uno dei pediatri di libera scelta.

Marino Ceci

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