PICCOLE SEMPLICI AZIONI PER RIDURRE IL CONSUMO DI PLASTICA E INUTILI SPESE

L’Italia è il secondo Paese consumatore di plastica in Europa: nel 2020 sono state consumate 5,9 milioni di tonnellate di polimeri fossili, corrispondenti a quasi 100 kg a persona.

Luglio, è il mese in cui si celebra il Plastic Free July, movimento di grande impatto nato nel 2011 con l’obiettivo di ispirare tutti a contribuire a realizzare un mondo libero dai rifiuti derivati dalla plastica. Così utile che nel 2021, circa 140 milioni di persone hanno aderito all’iniziativa a livello globale, riducendo lo spreco e la produzione generale di rifiuti di 15 kg per persona all’anno, per un totale di 3,5% di rifiuti in meno.

Nonostante la sempre crescente consapevolezza, il ricorso alla plastica monouso in tutto il mondo sta peggiorando la crisi climatica, contribuendo alle emissioni di gas serra in ogni fase del suo ciclo di vita: si stima che tra produzione e incenerimento, il ciclo della plastica generi globalmente circa 400 milioni di tonnellate di CO2 all’anno.

Il packaging in plastica dovrebbe essere ridotto drasticamente.

Certamente la scelta plastic free richiede sia impegno nell’immaginare un’alternativa che nell’utilizzarla concretamente. Basterebbe ridurre l’utilizzo della plastica negli imballaggi e nell’usa e getta e si riuscirebbe a ridurre del 42% la presenza di questo materiale dannoso nel nostro ambiente. 

La cucina è uno degli ambienti domestici in cui si realizza il maggior utilizzo di plastica. Basti pensare ai contenitori, agli utensili, al packaging. Ecco alcune soluzioni alternative che non sono solo ecologiche, ma anche salutari ed etiche.

1. prediligere il vetro o ceramica, si rivela non solo meno inquinante ma anche il materiale più sano per il contatto con gli alimenti. Il vetro, infatti, si può lavare senza il rischio di deterioramento.

2. l’acquisto di prodotti sfusi: basti pensare alla frutta e verdura in vaschette di plastica o sacchetti 

3. Non acquistare attrezzi da cucina con parti in plastica ma scegliere materiali di qualità, come il legno o l’acciaio, evitando taglieri in plastica, spatole e cucchiai, piccoli attrezzi come frusta e mezzaluna. 

4. No alle stoviglie monouso, a meno che non in carta. Una festa di compleanno, una cena con molti invitati, le vacanze fuori casa può comportare uno spreco di plastica monouso. Per evitarlo, è consigliabile usare i piatti, bicchieri e posate che si utilizzano tutti i giorni o, in alternativa, proporre soluzioni in bambù o in materiale compostabile.

5. Preferire la pellicola in cera d’api alla pellicola di plastica per la conservazione degli alimenti. Sono generalmente realizzati in cotone biologico trattato con cera d’api, olio di jojoba e resine naturali.

6. Evitare l’acqua in bottiglia di plastica: bere acqua del rubinetto o confezionata in vetro.

Il bagno è il secondo ambiente dove si realizza un consumo smodato di plastica. 

1. Utilizzare varianti solide dei detergenti in quanto, essendo prive di acqua, hanno imballaggi ridotti rispetto ai detergenti liquidi e spesso sono confezionate con materiali riciclati o riciclabili come la carta. Ma non vi sono solo saponette, anche altri cosmetici solidi, come shampoo, balsamo e creme viso e corpo.

2. Spazzolino da denti sostenibile. Uno spazzolino da denti ci impiega più di 400 anni a decomporsi e non può essere riciclato perché composto da differenti tipi di plastiche. Lo spazzolino da denti va sostituito ogni tre mesi circa, creando molta plastica che finisce nell’ambiente inquinandolo. Vi sono tante varianti in bambù, un materiale molto resistente, ecologico e naturalmente antibatterico.

3. Assorbenti e tamponi ecologici Anche assorbenti e tamponi contengono parti in plastica e non possono essere riciclati. Vi sono assorbenti e tamponi ecologici in cotone, bambù o altri materiali traspiranti. In alternativa, coppetta mestruale.

Ma piccole grandi azioni possono compiersi anche fuori casa: borsa per spesa in tela permette di evitare l’utilizzo di sacchetti di plastica, oppure preferire una borraccia. In Italia basterebbe evitare di consumare acqua minerale quando non è necessario, per ridurre del 10-20% la produzione e il consumo di plastica alimentare, risparmiando inoltre circa 145 Euro per nucleo familiare.

Vi sono poi aziende particolarmente votate al concetto plastic free.

Con piccole azioni, quotidiane, si otterranno 365 giorni pro-capite di vita plastic free, anche solo limitata o ridotta. Nel corso di una vita, l’impatto di qualche piccola attenzione, sarà decisivo.

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