Cos’hanno in comune il Marvel Cinematic Universe e Harry Potter?

Recentemente Kevin Feige, che come ormai tutti sanno è a capo dei Marvel Studios della Disney, è stato nuovamente ospite della New York Film Academy e durante l’incontro botta e risposta con Tova Laiter, direttrice delle conferenze sull’industria, e gli studenti che hanno partecipato all’evento, ha rilasciato una dichiarazione che ha sorpreso non solo i presenti ma anche i fan dell’MCU.
Nessuno, infatti, si sarebbe aspettato di sentire accostare i film dell’universo Marvel alla saga del mago più famoso del cinema.
Pare, infatti, che nel dover pianificare il modo in cui inserire gli Easter Eggs all’interno dell’universo dei supereroi, Feige abbia pensato di rifarsi al modello utilizzato per i film che hanno composto la saga di “Harry Potter”. L’obiettivo principale del suo lavoro era quello di dar vita a delle pellicole che potessero essere comprese e seguite facilmente anche da coloro che non conoscevano le storie a fumetti di Iroman e compagnia, per questo nel corso della realizzazione dei vari progetti ha fatto riferimento all’esperienza avuta guardando i film di “Harry Potter”. In questi ultimi sono stati inseriti sapientemente diverse curiosità che fanno riferimento ai libri della Rowling, il tutto senza interrompere la narrativa principale per quegli spettatori che vedevano le pellicole senza aver mai letto i volumi.
«Non ho mai letto i libri di “Harry Potter”» ha confessato Feige, «i miei figli non sono abbastanza grandi e non sono ancora presi da queste cose, e io non li ho letti quando sono usciti per la prima volta, ma sono andato a vedere tutti i film di “Harry Potter” nel fine settimana d’apertura.
Ne vedevo uno e mi piaceva e poi dimenticavo tutto e non ci pensavo più fino a quando non usciva il successivo film di “Harry Potter”. E quei film erano fatti così bene perché potevo seguire tutto. Potevo seguirlo, potevo seguirne il filo, ogni tanto dovevo me ne uscivo con “Chi era quello?” ma per la maggior parte potevo seguire il filo completamente.
Quindi questo è un po’ quello che proviamo a dirigere: se un Easter Egg o un riferimento o qualcosa è talmente prevalente da frapporsi alla storia che stai raccontando così che le persone che non ne sono a conoscenza se ne escono con “Cos’è questo? Che sta succedendo?” allora noi di solito ci tiriamo indietro.

Yami

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