Lieto evento nel Parco Natura Viva di Bussolengo

Quattro piccoli di cicogna nera sono venuti alla luce durante il lockdown

In genere negli zoo e nei safari le nascite non sono molto frequenti a causa della cattività e dell’ampia presenza umana. L’emergenza covid-19 ha però portato gli animali che vivono in essi a riacquistare maggiore tranquillità con conseguente incremento della procreazione e garanzia di una più serena crescita per gli esemplari già venuti alla luce. Esemplare è il caso del Parco Natura Viva di Bussolengo (Verona) dove, alla fine di aprile, sono nati quattro piccoli di cicogna nera. Al momento della schiusa pesavano mezzo etto, ora hanno raggiunto i 250 grammi. Due appaiono leggermente più grandi degli altri, cosa forse non dovuta ad una loro maggior robustezza quando piuttosto al differente tempo di schiusa delle uova, che è avvenuto nell’arco di 72 ore. I controlli veterinari hanno per ora avuto esiti positivi e lasciano sperare in una crescita senza intoppi. Una telecamera puntata sul nido 24 ore su 24 serve a garantire che tutto vada per il verso giusto. I genitori dei quattro sono l’unica coppia di cicogna nera presente in Italia, in questa loro prima esperienza con i piccoli hanno immediatamente dimostrato una grande abilità. Di cinque uova deposte sono riusciti a farne schiudere quattro e si avvicendano attentamente nell’accudimento della prole. Il nutrimento da loro fornito consiste in carne e pesce rigurgitati ad intervalli regolari. I nuovi arrivati rimarranno nel nido ancora per un paio di mesi. La costruzione del riparo per l’allevamento dei figlio è avvenuta attraverso la collaborazione di entrambi i genitori e, come avviene tra tutti gli esemplari di cicogna nera, l maschio ha avuto l’importante ruolo di scegliere posizione e materiali mentre la femmina ha operato l’assemblaggio dei pezzi. Il lieto evento del Parco Natura Viva di Bussolengo è un importante segnale di speranza per la tutela di questi esemplari. La cicogna nera è stata infatti inserita nella Lista Rossa delle specie a rischio estinzione dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura.

Glenda Oddi

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