La crudeltà umana per farcire i panini dei fast food

La McDonald’s Corporation è una catena di ristoranti fast food, oggi superata dal colosso Subway che vende principalmente sandwich. Entrambi hanno bisogno della carne di pollo per imbottire i panini da vendere in tutti i loro ristoranti sparsi nel mondo. “Ne vengono allevati milioni,– scrive Carolina Bertolaso di Animal Equality (A. E.) – costretti a vivere e morire in condizioni atroci negli allevamenti e nei macelli”. Per sancire alcuni requisiti minimi che permetterebbero di risparmiare inutili sofferenze a questi animali Animal Equality ha redatto, insieme ad altre organizzazioni internazionali  di Germania, Regno Unito, Spagna, Danimarca, Belarus, Turchia, Polonia, Paesi Bassi, Irlanda e Svezia, e con il supporto di un team composto da esperti e veterinari,  il documento “European Chicken Commitment” che contiene degli standard (minimi)  che devono essere inclusi e resi pubblici in ogni politica aziendale per il miglioramento delle condizioni di vita dei polli da carne in Europa.
È un passo importante, nonostante che “Alcune aziende – si legge nel comunicato – sembrano non avere interesse a prendersi la propria responsabilità, e Subway è una di queste”. I responsabili di A. E. sottolineano che “La vita di questi animali è un inferno e la loro morte non è da meno”.
Animal Equity non si dà per vinta e forte di una copertura mediatica che conta su oltre 100.000 firme, insite nella protesta. L’11 febbraio 2020, leggiamo in un post, hanno manifestato la loro indignazione ad Amsterdam, insieme ad altri membri della coalizione internazionale Open Wing Alliance, proprio davanti agli uffici amministrativi di Subway.

Ciò che depone a favore del lavoro di questa Associazione è il senso di grande determinazione nell’affrontare i problemi legati alla protezione e diritti degli animali. Ma sono guidati anche dalla compassione che sta alla base di molte azioni dirette a smascherare e abolire le pratiche crudeli delle industrie che non hanno alcuna pietà nella mattanza degli animali detenuti negli allevamenti intensivi e nei macelli lager.

Ecco quanto emerge nel documento sottoscritto per alleviare le sofferenze di questi animali:

– Rispetto di tutte le leggi e regolamentazioni di benessere animale vigenti nell’Unione Europea, indipendentemente dal paese di allevamento degli animali.

– Densità di allevamento massima di 30 kg/m2 o inferiore. La pratica dello sfoltimento è disincentivata e se utilizzata deve essere limitata a non più di una volta per ciclo di produzione.

– Utilizzo di razze che dimostrano indicatori migliori di benessere animale: Hubbard Norfolk Black/JA757/787/957/987, Rambler Ranger, Ranger Classic, Ranger Gold o altre che soddisfino i criteri del Protocollo “RSPCA Broiler Breed Welfare Assessment”.

– Miglioramento degli standard ambientali, compresi come minimo:

Almeno 50 lux di luce, inclusa quella naturale.

– Almeno 2 metri di posatoi e due substrati da becchettare ogni 1000 animali.

 -Rispetto dei parametri di qualità dell’aria almeno in linea con i criteri dell’Allegato II.3 della Direttiva 2007/43/EC, indipendentemente dalla densità di allevamento.

– Vietato l’utilizzo di gabbie o sistemi multi-piano.

– Adozione della pratica di stordimento in atmosfera controllata (Controlled Atmosphere Stunning – CAS) che utilizzi gas inerti o sistemi multi-fase, o, in alternativa, di sistemi di stordimento elettrico efficaci senza inversione degli animali vivi.

– Rispetto della conformità agli standard descritti sopra attraverso controlli da parte di un ente terzo e pubblicazione di aggiornamenti annuali sul progresso di implementazione di questa politica.

Bruno Cimino

Articoli simili

Le calandre italiane

Uno squalo elefante a Trieste

E se mi estinguo?