Il volo del Succiacapre

Un verso misterioso nella notte e un improvviso rumore di applausi: incontrare un Succiacapre é un’esperienza particolare. In realtà questo strano uccello é molto difficile da incontrare per le sue abitudini prettamente notturne ma anche per la sua riservatezza e la tendenza a mimetizzarsi con l’ambiente. 

I Succiacapre fanno parte della Famiglia dei Caprimulgidae, un gruppo di uccelli abbastanza omogeneo anche se suddiviso in molti generi e specie. In Europa vivono due specie appartenenti al genere Caprimulgus: il Succiacapre europeo (C. europaeus) e il Succiacapre collorosso (C. ruficollis), molto simili tra loro tra loro. Se il collorosso, che si distingue per il collarino rossiccio é presente solo nella regione iberica ed é accidentale in Italia, il Succiacapre europeo vive regolarmente in Italia. Ali strette e coda lunga, i Succiacapre somigliano a piccoli falchi come i gheppi dai quali si distinguono, oltre che per le abitudini notturne, per la presenza (nei maschi) di evidenti barre bianche sulla “mano” e ai bordi della coda, molto evidenti di notte. Questi uccelli passano il giorno a riposare perlopiù sul terreno e un tempo era facile trovarlo nelle stalle: per questo si pensava che succhiasse il latte delle capre, da cui il nome. 

É però più facile incontrarlo nei boschi dove si mimetizza incredibilmente col terreno, dove anche nidifica e da dove fugge solo a distanza molto ravvicinata. Si nutre principalmente di insetti ingoiandoli in volo con la sua sproporzionata bocca. Il suo volo nuziale é peculiare: un canto che sembra uscito da un videogioco emesso in aria e poi un forte applauso battendo le ali.

Daniele Capello

Articoli simili

Le calandre italiane

Uno squalo elefante a Trieste

E se mi estinguo?