“I Racconti della domenica”, tra storia e società

Il racconto di quarant’anni di storia italiana e siciliana, dal 1934 alla morte di Aldo Moro, prendendo spunto dalla storia di Francesco, un uomo onesto, amante della vita e dei diritti e doveri, che racconta la propria esistenza in lunghe lettere indirizzate al padre, partito per l’America quando lui era ancora un bambino.

Finiscono le riprese de “I Racconti della domenica”, lungometraggio diretto da Giovanni Virgilio (“La bugia bianca”; “Malarazza”), con protagonisti Alessio Vassallo, Stella Egitto, Paolo Briguglia, Nino Frassica, Emmanuele Aita, Vincent Riotta e, per la prima volta sullo schermo, un grande attore bambino, Raffaele Cordiano.

Le riprese si sono tenute in una prima fase in Calabria, a Serra San Bruno (Vibo Valentia) e in una seconda e ultima fase a Castiglione di Sicilia, nel catanese.

Conviene ricordare che il film è interpretato anche da Rita De Donato, Francesco Foti, Irene Maiorino, Plinio Milazzo, Cosimo Coltraro, Federica de Benedittis e Francesca dalla Regione.

Sceneggiato dallo stesso regista con Marco Spagnoli e Manuela Gurgone, il film si avvale della direzione della fotografia di Gianni Mammolotti, dei costumi di Laura Costantini, dei VFX di Nicola Sganga.

“I Racconti della domenica” è prodotto da Movieside Cinematografica con Rai Cinema e si avvale del contributo del MiC – Ministero della Cultura, con il sostegno della Fondazione Calabria Film Commission e della Sicilia Film Commission.

La trama

È il racconto di quarant’anni di storia italiana e siciliana, dal 1934 alla morte di Aldo Moro, prendendo spunto dalla storia di Francesco, un uomo onesto, amante della vita e dei diritti e dei doveri, che racconta la propria esistenza in lunghe lettere indirizzate al padre, partito per l’America quando lui era ancora un bambino.

Dalla giovinezza, durante la guerra, fino ad arrivare alla candidatura a sindaco del proprio paese, la vita di Francesco è uno spaccato della storia d’Italia e della Sicilia. Il racconto appassionante di un uomo che, cresciuto senza un padre, è diventato il Padre di tutti i suoi cittadini.

Francesco Fravolini

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