Tutti noi consideriamo la vecchiaia un deterioramento e la vediamo con ansia, ma porta anche un vantaggio: migliora notevolmente le relazioni sociali. Ne sono un esempio gli scimpanzé che, come gli uomini, si addolciscono con l’età. Tendenzialmente le persone anziane hanno meno amicizie ma più strette, evitano i conflitti e sono più ottimistiche rispetto ai giovani adulti.
“Non hai tempo per tutta questa negatività nella tua vita, quindi passi a un pensiero più positivo”, afferma Zarin Machanda, primatologo alla Tufts University e autore del nuovo studio. Machanda con i suoi colleghi hanno raccolto dati dal Kibale Chimpanzee Project, monitorando il comportamento dei primati selvatici nel Kibale National Park in Uganda dal 1987.
Lo studio risulta particolarmente interessante perché gli scimpanzé sono socialmente simili agli umani, vivono in grandi gruppi e si impegnano in relazioni sia cooperative che antagonistiche per tutta la vita, quindi una prova ideale per studiare i cambiamenti nel comportamento sociale umano.
Analizzando 21 anni di registri comportamentali su 21 scimpanzé di età compresa tra 15 e 58 anni, i ricercatori hanno scoperto che i maschi più anziani (over 35) avevano più amicizie reciproche di quelli più giovani. Lo studio, pubblicato su Science, dichiara che gli “amici” più anziani si sedevano insieme e si pulivano a vicenda regolarmente, mentre quelli più giovani no.
Gli esemplari più anziani tendono a rinunciare di competere per il dominio e quindi non sono più coinvolti in baruffe, come invece potrebbe essere uno scimpanzé più giovane.
Gli studiosi ora si domandano curiosi, se lo stesso vale per le femmine di scimpanzé. Inoltre la ricerca è sul punto di essere estesa anche ad altre specie sociali longeve, come i bonobo, gli elefanti e le orche. Studi e ricerche sulle quali avremo sicuramente degli aggiornamenti e che forse riusciranno ad addolcire il nostro cammino sul viale del tramonto della vita, o no?
Riccardo Pallotta