Farfalle o colibrì? Scopriamo il mondo delle Sfingi

Capita di vedere in estate un piccolo animale volare intorno ai fiori sul proprio balcone sbattendo molto velocemente le ali. La prima impressone è quella di trovarsi davanti un colibrì. Ma questi piccoli uccelli mangiatori di polline non vivono in Europa e tantomeno in Italia. 

In realtà ci troviamo di fronte a una farfalla particolare, appartenente al gruppo delle sfingi. Questi particolari lepidotteri, appartenenti alla Famiglia degli Sphingidae, hanno un volo diverso dalle altre farfalle con una frequenza altissima, superiore agli 80 battiti al secondo proprio come fanno alcune specie di colibri. Sono in grado di succhiare il nettare dai fiori rimanendo quasi immobili in aria grazie proprio a quest’alta frequenza di battito, sfruttando la lunga spiritromba, ovvero il loro apparato boccale specializzato.

Sono numerose le specie di Sfingi che vivono in Europa e in Italia: la più comune é la Sfinge del Galio il cui nome scientifico é Macroglossum stellatarum. É presente in tutto l’areale paleartico, comprendente Europa, Asia e Nordafrica. Nonostante siano delle falene, sono attive di giorno e si riposano di notte. Sono facilmente riconoscibili per il corpo tozzo di 4-6 cm, di colore tendente al grigio delle parti superiori con parti inferiori biancastre mentre il posteriore é macchiato di bianco e nero. Le ali anteriori sono grigiastre mentre quelle posteriori sono arancioni. Il bruco é piccolo e verde con un corno posizionato nella parte posteriore, tipico delle Sfingi.

Daniele Capello

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