Eleonora Giovannini: Tra Poesia e Prosa, una Vita Premiata

Dalla Croce Vuota a Il Signor Buonasera: Il Viaggio Straordinario di una Scrittrice Poliedrica

Eleonora Giovannini, nata nel 1971, si distingue come una delle voci più rilevanti nella scena letteraria italiana contemporanea. La sua vita, caratterizzata da successi e sfide, costituisce un viaggio avvincente tra poesia e prosa, dal suo esordio nel 1993 fino all’ultima opera, “Il Signor Buonasera,” la biografia del Colonnello G. Mario Giuliacci, il più importante meteorologo italiano, prevista per il Natale del 2023 e pubblicata da fsg edizioni.

La sua infanzia turbolenta, segnata dalla separazione dei genitori e dall’abbandono in un collegio di suore a Loreto insieme al fratello gemello Tiziano, non ha impedito a Eleonora di emergere come talentuosa scrittrice. A soli 16 anni, il filosofo Renzo Armezzani la scopre, definendola una giovane autrice di straordinario talento.

Il suo percorso formativo la porta a diplomarsi nel 1989 e a laurearsi in scienze del servizio sociale nel 2000 presso l’Università di Perugia. Tuttavia, la sua vita personale non è immune dalle sfide, con un matrimonio che si fa sempre più difficile dopo il ritorno nella nativa Ancona nel 2000.

Eleonora si afferma come scrittrice nel 1993 con il romanzo autobiografico “Le bolle di sapone”, prefato dal suo mentore Renzo Armezzani, guadagnandosi il prestigioso Premio letterario San Salvatore. La sua abilità nel maneggiare la penna la rende un’autrice apprezzata non solo dalla critica, ma anche dal pubblico, vincendo nel 1997 il Premio letterario Casentino per la raccolta di poesie “Presenza ed assenza”.

Il 2002 è un anno significativo con la pubblicazione di “Briciole di stelle”, un romanzo che affronta tematiche profonde con la prefazione di Luciano Scalettari, giornalista di Famiglia Cristiana. Eleonora cattura l’attenzione nel 2007 vincendo il concorso antologico di poesia “Un fiore di parola” con la lirica inedita “Ci si siede ovunque”.

Il 2011 segna un punto di svolta nella sua carriera con il romanzo autobiografico “Stop – Testimonianza di una vittima di stalking”. Quest’opera la porta all’attenzione nazionale attraverso numerose interviste in trasmissioni televisive di grande rilievo.

Eleonora non si ferma qui e continua a esplorare nuovi territori letterari. Nel 2018, pubblica il romanzo “Io e Alda Merini – Quello che nessuno sa”, con la prefazione della giornalista Irene Pivetti e un contributo scritto proprio da Alda Merini. Questo lavoro rafforza ulteriormente il suo legame con la poetessa milanese.

La sua produzione letteraria abbraccia diversi generi, tra cui saggistica, poesia e romanzo, evidenziando la sua versatilità artistica. Nel 2023, il suo ultimo libro, “Il Signor Buonasera,” si preannuncia come un nuovo capitolo emozionante nel suo percorso artistico e verrà pubblicato a Natale.

Non solo autrice, Eleonora Giovannini ha anche conquistato il rispetto della critica e dei suoi colleghi. I suoi libri sono stati recensiti da scrittori e critici letterari illustri come Luce d’Eramo, Fulvio Tomizza, Luciano Scalettari e Neria De Giovanni. È stata intervistata da giornalisti di calibro come Lara Cardella e Pierangelo Sapegno, ricevendo apprezzamenti anche dall’attore Mario Donatone.

Il suo impegno nel mondo letterario è evidente anche nelle numerose partecipazioni a trasmissioni televisive nazionali, dove ha condiviso la sua storia e il suo talento. Sin dai suoi primi anni, Eleonora è stata ospite in programmi come “Sarà vero?” su Canale 5 e “Tappeto volante” su Telemontecarlo.

La sua amicizia con Arnoldo Mosca Mondadori, pronipote dell’omonimo editore lombardo, ha ulteriormente arricchito la sua vita e il suo percorso artistico nel 2012, quando ha pubblicato il romanzo “Cercando Caterina”, prefato da Giovanna Sellaroli, giornalista di Rai 1.

Eleonora non si limita alla narrativa, ma affronta anche tematiche sociali e religiose con opere come “Nei secoli infedele” (2013), saggio sulla corruzione, e “Mio dolcissimo Gesù” (2014), romanzo di stampo religioso.

Nel 2016, pubblica “Le Donne e il Dolore”, un saggio che racconta storie di donne vittime di abusi sia fisici che psicologici, con la prefazione del giornalista Pierangelo Sapegno. Prosegue nel suo percorso con “Dimensione Zeta 15” (2017), romanzo con la prefazione del biologo Sergio Angeletti, e due nuove raccolte di poesie nel 2017: “L’amore vive – Raccolta di poesie” e “La casa degli elfi”.

Il 2018 vede la pubblicazione del romanzo “Io e Alda Merini – Quello che nessuno sa”, con la prefazione a firma della giornalista Irene Pivetti. Ancora prima di questo lavoro, Eleonora riceve l’approvazione e l’elogio diretto di Alda Merini, una delle figure più iconiche della poesia italiana.

Sempre nel 2018, Eleonora affronta tematiche contemporanee con il saggio “Quel manicomio chiamato Facebook”, prefato dal divulgatore scientifico Alessandro Cecchi Paone. Il suo impegno e la sua versatilità sono ulteriormente evidenziati nel 2019 con le pubblicazioni di “Quelle come noi” e “Dentro l’amore – Storia di un’adozione”.

Eleonora Giovannini continua a sorprendere nel 2020 con tre nuove opere. In febbraio, “Dodici passi”, distribuito da Europa Edizioni attraverso Messaggerie Italiane, svela un nuovo capitolo nella sua esplorazione letteraria. Nel mese di marzo, “L’ostracismo nei testimoni di Geova”, pubblicato da R&A Edizioni, testimonia la sua attenzione a tematiche sociali e di attualità. Nel maggio dello stesso anno, Eleonora presenta “Mi chiamo Maud” con il gruppo editoriale Albatros, distribuito da Messaggerie Italiane.

Tutte le opere di Eleonora Giovannini portano la firma artistica di Giuliano Grittini, fotografo ufficiale di Alda Merini, che contribuisce a creare un connubio unico tra parole e immagini.

L’ultima fatica letteraria di Eleonora, “Il Signor Buonasera in uscita  per  Natale 2023, è un’opera che si preannuncia come una tappa imperdibile nel suo viaggio artistico. L’autrice continua a confermarsi come una figura di spicco nella scena letteraria italiana, raccontando storie che toccano le corde più profonde dell’animo umano.

Fabio Bastianelli

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