Ecco come sarà il Parlamento dimezzato

Le Aule di Camera e Senato avranno un volto “nuovo”.

Il primo appuntamento di entrambe le Assemblee sarà giovedì 13 ottobre quando si eleggeranno i presidenti delle nuove Camere. In questa occasione, i nuovi eletti assisteranno a nuove modifiche architettoniche, conseguenti alla modifica del numero dei parlamentari.

La XIX legislatura prende l’avvio con la riduzione di un terzo dei parlamentari.

Così Palazzo Madama vedrà al lavoro solo 200 senatori elettivi al posto di 315, mentre a Montecitorio si passa da 630 deputati a 400.

I nuovi ‘inquilini’ di Montecitorio troveranno nell’Emiciclo progettato da Ernesto Basile, una maggiore disponibilità di spazio per muoversi, specialmente nella parte alta e nella parte bassa dell’enorme sala.

In particolare, sono state eliminate le postazioni dell’ultima, della penultima e della prima fila, e resteranno vuoti quattro posti in ciascuno dei due settori ai lati estremi e tre in ognuno dei rimanenti sei settori.

L’ultima seduta di questa legislatura, inoltre, ha inaugurato i nuovi tabelloni digitali per la votazione, sui due lati dell’Emiciclo  che hanno sostituito i vecchi tabelloni analogici con lampadine. Questi, oltre ad indicare la posizione nell’Emiciclo del deputato, ne trasmetteranno anche l’immagine mentre tiene il suo intervento, già visibile sulla webtv della Camera. Al momento del voto, il tabellone illustrerà anche indicazioni sulla votazione in corso, indicando ad esempio il numero del provvedimento e quelli dell’articolo e dell’emendamento, in modo di far seguire più agevolmente i lavori.

A palazzo Madama invece, si tratta solo di piccoli ritocchi: in Aula verranno disattivati i seggi superflui. I posti assegnati ai parlamentari saranno accorpati al centro dell’emiciclo mentre l’ultima fila e gli scranni in alto non verranno utilizzati.

di Marino Ceci

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