Cinque è il numero perfetto, recensione

Toni Servillo è tornato al cinema  nel ruolo di un guappo in pensione.  5 è il numero perfetto e il film di Igort uscito il 29 agosto 2019, ispirato all’omonima graphic novel del fumettista. Si tratta dell’esordio alla regia del fumettista cagliaritano, che si ritrova a gestire un cast di grandissimi attori, ma che ci riesce alla perfezione.

La trama del film è molto semplice: Peppino, un guappo in pensione e un killer per la camorra, ormai non lavora più da anni. Il figlio, Nino, ha deciso di intraprendere la stessa carriera del padre, ma si ritrova in un piano oscuro e contorto per distruggere l’equilibrio di poteri della camorra nella Napoli degli anni ‘70.

La  morte del figlio, ovviamente, scatena la sete di vendetta di Peppino che inizia a fare una strage per cercare con il colpevole. in maniera molto simile a film come John Wick e Taken, ma riprendendo una grafica, uno stile narrativo e una regia che ricorda molto Sin City.

Il cast del film è stellare, per un film italiano, in quanto ci sono grandissimi attori e grandissimi caratteristi: Toni Servillo in primis, ma anche Carlo Buccirosso, nel ruolo di “Totò”, l’amico di sempre di Peppino; Valeria Golino e IaIa Forte.

Se vogliamo cercare un neo a questo film, possiamo dire che spinge meno sulla violenza di quanto promette. Tuttavia si tratta semplicemente di una questione di aspettative e di conseguenza non è un punto a sfavore del film che, anzi, è un prodotto che potrebbe rivaleggiare tranquillamente con i simili d’oltreoceano.

Domenico Attianese

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