Castel dell’Ovo e le sue curiosità

Castel dell’Ovo è uno dei castelli più antichi di Napoli, se non il più antico rispetto a Castel Capuano e al Maschio Angioino. E’ uno degli elementi che più spiccano quando si fotografa il golfo della città.

Ma tante sono le curiosità e le leggende legate a questo monumento che sono ignote ai più.

Vediamo di conoscerne alcune.

Castel dell’Ovo si sviluppa interamene su un isolotto detto isolotti di Megaride, sotto il quale secondo un’antica leggenda fu sepolto il corpo della sirena Partenope, morta suicida dopo il rifiuto di Ulisse.

Il castello prima di essere tale è stato nell’alto Medioevo un monastero dove si insediarono dei monaci basiliani provenienti dalla Pannonia che continuarono a vivere lì seguendo la regola benedettina.

Ma non è stato solo un monastero tale edificio. 

Il castello infatti è stato anche la prigione di Corradino di Svevia, all’epoca sedicenne, dopo essere stato catturato dagli uomini di Carlo I durante la battaglia di Tagliacozzo e prima di essere decapitato. 

A metà del settecento Carlo di Borbone ospitò al suo interno una fabbrica di Cristalli e specchi con l’intento di dare nuovo slancio a tale settore manifatturiero e all’economia napoletana. 

Tuttavia malgrado le sue storie e leggende Castel dell’Ovo ha rischiato di essere abbattuto per creare un nuovo rione della città di Napoli progetto che però non è mai iniziato. 

Infine una curiosità sul suo nome, che deriverebbe dalla cosiddetta leggenda dell’uovo secondo la quale il poeta Virgilio avrebbe appeso ad una trave di quercia nei sotterranei del castello una caraffa piena d’acqua e un uovo e pare che proprio quest’uovo regga il destino del castello e della città di Napoli

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