Avventurina: caratteristiche ed usi

Il nome avventurina, minerale appartenente alla famiglia dei quarzi, nasce perché sulla superficie presenta delle scagliette disposte in maniera apparentemente casuale che altro non sono che incursioni di altre pietre. Quando si verifica in qualsiasi ambito una mancanza di struttura precisa si usa il modo di dire a l’aventure che significa appunto a caso.

La più famosa di questo minerale è senz’altro l’avventurina verde, e tale colore viene dato principalmente dalla fucsite, esiste anche in versione rossa conosciuta come pietra di sole che deve il colore alla presenza di ematite.

Leggenda narra che in Tibet questo cristallo venga usato per curare la miopia, o fosse in grado di donare la vista, supposizione nata dal fatto che le statue tibetane avessero gli occhi di avventurina per conferire loro il potere di vigilare sull’uomo.

Gli elementi a lei collegati sono  l’acqua e l’aria, ed è una pietra che racchiude in sé la più alta espressione di femminilità e intelletto, intesi come amore, creatività e capacità di dare vita alle proprie idee.

Legata al chakra del cuore il quinto, sembra che agisca su quest’organo favorendone anche la rigenerazione, ottima per la pulizia di vene ed arterie.

È una pietra perfetta per chi cera l’ispirazione, o per rivoluzionare un progetto già avviato.

Sviluppa la capacità di riconoscere le buone idee, la pazienza, il desiderio di confrontarsi con gli altri e di essere ricettivi verso coloro che hanno bisogno di una parola di conforto.

Vera e propria calamita per la felicità aiuta a vedere del buono nelle piccole cose che capitano ogni giorno…

Apre il cuore alla positività conferendo una maggiore autostima.

Benedetta Giovannetti

Articoli simili

L’assolo di Pogacar alla Liegi e quel ciclismo di altri tempi

Sport, ‘Roman Caput Mundi 2024’

Van der Poel, il Verstappen del ciclismo