Agata blu: caratteristiche ed usi

L’agata blu appartiene alla famiglia dei quarzi e come tutte le agate è una pietra protettiva, considerata tale dagli Indiani d’America e dai Tibetani.

Quando si parla di agata blu però di solito ci si riferisce alla pietra colorata artificialmente invece con il termine agata dal pizzo blu o calcedonio blu si parla di una pietra completamente naturale, nato dal progetto litogenico primario, ossia una pietra vulcanica che è spesso caratterizzata da striature bianche.

E’ una pietra collegata al quinto chakra, il centro energetico della gola ed è una pietra fortemente femminile, è donata spesso alle donne incinte per proteggerle e augurare loro una serena gestazione.

In cristalloterapia è usata soprattutto per migliorare le doti oratorie, indossandola si riuscirà a trovare il coraggio di comunicare con una chiarezza superiore.

Utile anche per metabolizzare o dimenticare eventi che risalgono al proprio passato, permette di risanare i traumi emotivi, dona coraggio e favorisce lo stato meditativo.

E’ una pietra che lavora su tutta la zona della gola proteggendo fa faringiti, infiammazioni e infezioni, e pare sia utile anche a sostenere quelle cure per risolvere i problemi di tiroide e legati al sistema scheletrico oltre che nervoso.

Rafforza il sistema immunitari e aumenta la resistenza.

Benedetta Giovannetti

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