900 000 PERSONE CHE FANNO RUMORE: IL GAY PRIDE TORNA A ROMA ED E’ UN SUCCESSO

Il corteo gay incontra quest’anno una vastissima partecipazione con una stima di 900 mila partecipanti, il tutto in memoria di Raffaella Carrà. Il centro della Capitale si tinge con i colori dell’arcobaleno.

‘Torniamo a fare rumore’ è lo slogan della manifestazione che ha invaso il centro della Capitale, scelto in onore a Raffaella Carrà, magistrale icona Lgbtq+, scomparsa nel luglio scorso.

Un motto per rilanciare la battaglia per ottenere piena uguaglianza di diritti. Dopo due anni di silenzio per la pandemia, la sconfitta del DdL Zan, il grande ritorno del Pride, “orgoglio”, più colorato che mai. Ad aprire il corteo sono le istituzioni cittadine con in testa il Circolo Mario Mieli, i rappresentanti politici a tenere lo striscione come Gualtieri, Zingaretti, Niky Vendola, Vladimir Luxuria. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, arrivando, ha detto: “doveroso per un sindaco essere qui”. Tanti gli striscioni comparsi nel corteo festante che si e’ snodato per le vie del centro di Roma. Ad animare il corteo, il carro con le drag queen intitolato ‘l’esercito della Carra”.

Il corteo ha anche accolto con entusiasmo una sposa che e’ passata accanto ai manifestanti. 

Quindici i carri della sfilata: Circolo Mario Mieli, Mucca assassina, famiglie arcobaleno, comunita’ ebraica Lgbt+, solo per citarne alcuni. Anche diversi politici presenti, tra gli altri, per il Pd Monica Cirinnà, Laura Boldrini, Filippo Sensi e Matteo Orfini. E poi il leader di Azione Carlo Calenda e il deputato di Forza Italia, Elio Vito. La regina del Pride romano è stata Elodie, madrina della manifestazione di oggi, che ha animato la sfilata con le sue canzoni e arrivata sul carro vicino al Colosseo ha fatto ballare i presenti con il suo singolo ‘Bagno a mezzanotte’. “Sono molto molto felice, ed è importante manifestare e ricordare che dove c’è l’amore c’è la normalità e la verità soprattutto”, ha detto. 

Da chi dei diritti ha fatto la cifra delle sue battaglie politiche arriva forte il richiamo per la manifestazione di oggi: “Dove marcia il Pride scoppia la pace”, ha detto la leader di +Europa, Emma Bonino, sui suoi canali social. Un pride che è risultato un successo, a Roma come in altre città.

Il mese del Pride fa così sentire la sua voce anche se a Roma la giornata era iniziata con una contestazione: il movimento politico cattolico Militia Christi e il movimento nazionale della Rete dei patrioti hanno affisso all’alba manifesti contro “il triste evento” lungo il percorso del corteo. A favore del Pride si è invece schierata l’ambasciata Usa presso la Santa Sede: “Love si love”, “l’amore è amore”: ha scritto in un tweet sostenendo “la parità di diritti per tutti” e postando anche foto della loro partecipazione all’evento nella Capitale. La parata è finita ma la marea arcobaleno è tornata a fare rumore.

In queste ore si è anche avuto notizia di un’unione civile nota, tra il conduttore Rai Alberto Matano e il suo compagno.

L’augurio è che il Rumore del corteo, faccia eco e risonanza, soprattutto dopo la sconfitta del DdL Zan, nelle camere politiche.

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