50 anni fa la scoperta di Eudimorphodon ranzii

50 anni fa la paleontologia italiana fece un’importantissima scoperta. Nella località di Cene, in Val Seriana, i ricercatori del Museo civico di Scienze Naturali “Enrico Caffi” di Bergamo portarono alla luce durante uno scavo, i resti fossili di un rettile volante di 220 milioni di anni fa. La specie era fino a quel momento sconosciuta e fu battezzata Eudimorphodon ranzii dall’allora conservatore Rocco Zambelli che lo dedicò a Silvio Ranzi, zoologo del Museo di Milano. Si tratta di uno Pterosauro del periodo triassico che si differenzia da altre specie simili per la forma dei suoi denti, ritrovati intatti dopo tutte queste ere e che indicano una dieta piscivora; è un animale di piccole dimensioni con una lunghezza di 70 cm e un’apertura alare di 80. Il fossile è stato a lungo studiato e ora è esposto al Museo di Bergamo ed è anche raffigurato nel suo logo. In seguito è stato ritrovato anche un individuo giovane in Valle Imagna.

In questo 50° della scoperta, che cade nell’anno di “Bergamo e Brescia 2023 – Capitale italiana della cultura”, è stato inoltre “eletto” fossile simbolo della Regione Lombardia e si sono realizzate due attività a metà settembre: la conferenza “Pterosauri triassici: 50 anni di progressi” che ha illustrato le scoperte avvenute negli ultimi cinque decenni su questo gruppo di animali preistorici e la visita guidata al Museo e ai laboratori in “Una giornata tra museo e parco”.

Per approfondire:

Daniele Capello

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