È un progetto di cooperazione finanziato da AICS, con capofila CBM Italia che offre servizi inclusivi alla popolazione fragile
Uganda: nuovo plesso oculistico chirurgico dell’Ospedale St. Joseph a Kitgum. La struttura è stata costruita per migliorare l’accesso e la qualità dei servizi oftalmici inclusivi e può offrire servizi specialistici a 10.200 persone ogni anno. La nuova struttura sanitaria è la conclusione di un ampio progetto di cooperazione internazionale mirato a potenziare le infrastrutture e le risorse umane, oltre a decentralizzare i servizi sanitari per contribuire alla riduzione della prevalenza di cecità evitabile nel Paese. Capofila del progetto è CBM Italia – organizzazione umanitaria impegnata nella prevenzione e cura delle disabilità visive nei Paesi del Sud del mondo – con il sostegno di AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo), in accordo con il Ministero della Salute ugandese, in collaborazione con la ONG Medici con l’Africa CUAMM, i partner GNUCOOP, UICI e i governi distrettuali di Kitgum, Arua e Terego.
Servizi nella struttura
C’è una nuova sala operatoria costruita secondo gli standard internazionali di accessibilità in ambito di disabilità, che rende il centro oculistico di secondo livello, ovvero capace di erogare cure diagnostiche, trattamenti specialistici e chirurgie (cataratta, errori refrattivi, chirurgie da traumi). A questo si aggiunge il rinnovamento della sala degenza dei pazienti. Non dimentichiamo l’accesso ai servizi oftalmici di qualità che si estende alle zone rurali più lontane: il progetto ha permesso la ristrutturazione e l’equipaggiamento di altri 4 centri sanitari, oltre all’organizzazione di cliniche oculistiche chirurgiche e non chirurgiche mobili nelle comunità lontane e nei campi profughi.
Francesco Fravolini